Ne è passato di tempo da quando ospitammo Alberto Belli di Gamera Interactive per parlarci del nuovo progetto Alaloth: Champions of the Four Kingdoms. Era dicembre del 2019. Sono passati quasi 3 anni: anni difficili, in cui lo studio ha dovuto attraversare acque torbide, superare difficoltà lavorative e perfino affrontare una pandemia mondiale. Nel corso di questi 3 anni non sono mancati dei lunghi periodi di silenzio sullo stato del gioco, tanto che qualcuno aveva interpretato questi silenzi come pericolose avvisaglie di una fine prematura. E invece Gamera Interactive ce l'ha fatta: Alaloth è qui con noi. Non senza dei compromessi, visto che il gioco è uscito solo in accesso anticipato su PC, ma quel che conta è che è giocabile con un pad alla mano.
Non potevamo quindi non parlarne, anche se il nostro podcast ci ricorda ogni giorni che siamo focalizzati sulle console. Ma visto che Alaloth su console prima o poi ci arriverà, abbiamo voluto portarci avanti. Lo abbiamo fatto chiamando a rapporto Marco Valle - redattore di GameSource.it ma anche podcaster su Floppy Disk e SourceCast -, che ci ha raccontato la sua esperienza. Non vi nascondiamo che i timori da parte nostra c'erano: dopo tutto questo tempo, Alaloth come sarà da giocare? La risposta ve la anticipiamo qui, rimandandovi poi al podcast per approfondirne il perché: Alaloth è bello! I giocatori di vecchia data (come lo siamo noi) non potranno inoltre non apprezzare i rimandi al passato come Baldur's Gate e Moonstone, mentre i più giovani troveranno un sistema di combattimento che ammicca ai Soulslike in un contesto isometrico.
Visto che siamo in tema vecchie glorie del passato, nella puntata di questa settimana trovate anche la prova della Capcom Fighting Collection, una raccolta dei principali picchiaduro Capcom degli anni '90. La grande star in questa raccolta non è il solito Street Fighter II, che pure è presente con tutte e 5 le varianti, bensì la saga di Darkstalkers. Per la prima volta dall'era Saturn e della prima PlayStation, questa saga torna a essere giocabile sulle nostre console, ricordandoci quanto fossero belli, e quanto lo sono tutt'ora! Inoltre, fa la sua apparizione per la prima volta nella storia anche un picchiaduro a incontri uscito solo nelle sale giochi giapponesi: si tratta di Red Earth, un gioco con meccaniche RPG in cui ci si trova ad affrontare non avversari normali, ma veri e propri boss in incontri uno contro uno. L'unico neo di questa raccolta è il prezzo, visti i 40 Euro richiesti per portarsela a casa.
Rimanendo in tema picchiaduro, abbiamo accolto con grande entusiamo un nuovo sfidande nell'arena dei picchiaduro a incontri, questa volta sviluppato in Italia. Si intitola Umbral Core ed è un picchiaduro uno contro uno dallo stile dark fantasy e con grafica 2.5D. Il team di sviluppo ha divulgato un primo trailer in cui mostra il sistema di combattimento, che ha l’obiettivo di essere tanto profondo quanto accessibile. Il gioco è in lavorazione già da un paio di anni e la tabella di marcia prevede una campagna kickstarter il prossimo novembre per finanziare il progetto.
Nella puntata di questa settimana trovate tante altre notizie sul mercato italiano dei videogiochi, compresi gli Italian Video Game Awards e l'annuncio del gioco di Terminator da parte del team Nacon Studios Milan.
Buon ascolto e buona visione!
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