Daymare 1994: Sandcastle, quando puntare in alto non è mai troppo

Per la puntata di questa settimana abbiamo invitato Salvatore Amenta (conosciuto meglio come Il Conigliastro nei podcast Carcassa Horror Podcast e NG+ Italia) per parlare di Daymare 1994: Sandcastle, il gioco indipendente sviluppato dai connazionali di Invader Studios. A un certo punto, un ascoltatore ci ha chiesto "non sarebbe meglio che gli sviluppatori abbassassero un po' le ambizioni?". Sì, perché Daymare è da sempre stato un progetto ambizioso, che punta alle produzioni ad alto budget nello spirito ma che concretamente rimane visibilmente un progetto dalle radici indipendenti. Non parliamo solo di soldi a disposizione, ma anche di risorse umane che contribuiscono alla creazione del gioco. 

Invader Studios è uno studio piccolo, a cui non piace pensare in piccolo. Ne fa le spese il prodotto finale, perché di sbavature nelle meccaniche ce ne sono. Ma l'opera finale rimane comunque convincente, per l'atmosfera, per la storia raccontata, per le dinamiche di gameplay interessanti seppur legnose. Per rispondere al quesito del nostro ascoltatore, Salvatore non ha dubbi: no, non devono abbassare la mira, perché la vita va vissuta al massimo, anche compiendo degli errori. È vero che Daymare 1994 non è un gioco perfetto, ma è altrettanto vedo che dovremmo forse valutare i giochi e le esperienza anche in base alle circostanze dello sviluppo. Come detto da Salvatore, almeno non siamo di fronte al solito gioco in 2D pixel art.

Nella puntata di questa settimana abbiamo parlato anche di Sonic Superstars, l'ultima incarnazione 2D del porcospino blu di SEGA. Corre veloce, pure troppo, questo nuovo Sonic, ma non convince a causa dei controlli poco precisi e di un design dei livelli appariscente ma dallo svolgimento caotico. Andrea, inoltre, ha detto la sua su Forza Motorsport, sfruttando la sua competenza in ambito motoristico.

Che aspettate? Trovate tutti i link per ascoltare la puntata qui sotto:

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