Bomb Rush Cyberfunk, Immortals of Aveum e i casini di Unity

Nella puntata di questa settimana affrontiamo un tema che ha fatto molto dibattere il mondo degli sviluppatori nell'ultima settimana. Unity, il popolare motore grafico usato da studi di sviluppo di tutte le carature, ha deciso infatti di aggiungere una tariffa mensile in base al numero di download del singolo gioco. Per uno sviluppatore, questa tariffa si va ad aggiungere a quanto già viene corrisposto a Unity per l'utilizzo nei giochi. Per via di questa variazione unilaterale ai termini di servizio, gli sviluppatori si sono schierati a gran voce contro l'azienda e alcuni di questi hanno minacciato di passare ad altri motori grafici. Per capire cosa significhi questo cambiamento tariffario per uno sviluppatore e se effettivamente sia possibile passare così semplicemente da un motore grafico all'altro, abbiamo interpellato Luciano Iurino di Troglobytes Games (Blind Fate: Edo no Yami) e Alberto Belli di Gamera Interactive (Alaloth). Entrambi hanno delineato uno scenario che non è molto semplice da interpretare, come non sarebbe semplice abbandonare Unity da un giorno con l'altro.

Nella puntata di questa settimana trovate anche la prova di Bomb Rush Cyberfunk, il gioco del Team Reptile profondamente ispirato a Jet Set Radio, diventandone il successore spirituale. Il gioco è godibile, ben fatto e molto simile al titolo SEGA. Forse troppo, il che evidenzia una carenza di idee originali di base, seppur ben mascherate dall'ottima realizzazione tecnica. 

Bellissima anche la realizzazione di Immortals of Aveum, l'opera prima di Ascendant Studios che mira al mercato dei giochi tripla-A. Ci riesce? Per certi versi sì e per altri no. La realizzazione tecnica sontuosa, di cui i volti, le espressioni e il motion capture dei personaggi sono punta di diamante, non è sorretta da un motore altrettanto affidabile e che mostra il fianco con scattosità difficili da perdonare. Ed è un peccato, perché il gioco va avanti liscio come l'olio e il gameplay è veloce e immediato. Purtroppo questo primo passo nel mondo dei tripla-A non ha fatto scattare la scintilla negli occhi dei giocatori, che non fatto salire l'asticella delle vendite a sufficienza, vuoi anche per il periodo estremanete intenso di uscite. E così, Ascendant Studios ha annunciato il taglio del 45% del personale, il che ci ha portato a una riflessione importante: con tutto quello che costa realizzare un gioco tripla-A, è sostenibile creare nuovi giochi dall'elevato valore di produzione senza avere alle spalle un nome di richiamo? Non abbiamo certo la risposta, ma trovate una lunga considerazione sul tema in puntata.

Così come trovate il commento sui nuovi Nintendo Direct e State of Play di Sony, dove le due aziende hanno delineato un po' meglio il prossimo futuro delle uscite. Dal lato Nintendo si punta molto sul passato, con remake e remaster di vecchie glorie, mentre da quello Sony la visione è meno chiara, sebbene l'annuncio della data di lancio di Final Fantasy VII Rebirth abbia mandato in visibilio i fan (e svuotato i portafogli, con la collector edition da ben 350 Euro!).

Trovate tutto questo e molto altro ancora nella puntata di questa settimana!
Non ci resta che lasciarvi tutti i link per ascoltarla:

Podcast:

Video:


Commenti