The Callisto Protocol, The Devil in Me e Gungrave G.O.R.E più la Games Week 2022

Si avvicina la fine dell'anno e i publisher di videogiochi stanno sparando le ultime cartucce in vista degli acquisti di Natale. In questa puntata trovate le prove di 3 giochi, tutti accomunati dalla violenza estrema delle situazioni. Non la più natalizia delle puntate, ma tant'è.

Per The Callisto Protocol ci siamo affidati ad Andrea Riviera di Tom's Hardware, che ha provato il gioco a fondo e l'ha già recensito. Gli abbiamo chiesto quanto sia effettivamente figlio di Dead Space e quanto invece se ne distacchi. Abbiamo scoperto che le similitudini con Dead Space sono davvero poche e che il gioco di Striking Distance Studios di caratterizza per un gameplay molto più d'azione a discapito dell'atmosfera horror. E dal punto di vista grafico è in grado di flettere i muscoli delle nostre Xbox Series X e PlayStation 5, finalmente!

The Devil in Me, invece, è il quarto episodio della The Dark Pictures Anthology di Supermassive Games. Come fossero un po' stanchi, gli sviluppatori hanno confezionato un capitolo dalle premesse ottime, mal supportato però dal punto di vista tecnico. I tanti problemi che affliggono questo The Devil in Me lo rendono l'episodio meno convincente da giocare, seppur rimanga molto interessante a livello di storia.

In ultimo, Gungrave G.O.R.E segna il ritorno di una serie dormiente fin dagli inizi del 2000, quando aveva trovato spazio su PlayStation 2. Un ritorno che, però, non riesce a mettere insieme l'azione sopra le righe veloce e appassionate con le movenze del personaggio, sempre troppo lento rispetto a quanto ci si aspetterebbe. Un peccato, visto che anche in questo caso le premesse per un bel gioco d'azione c'erano tutte.

Abbiamo approfittato anche per fare un commento sulla Games Week. Gli organizzatori hanno sbandierato numeri da record, con ben 105mila biglietti staccati in totale. Di sicuro l'affluenza ha decretato il successo dell'organizzazione della fiera, ma siamo sicuri che sia la fiera che noi videogiocatori ci meritiamo? Questa Games Week è stata molto diversa dal passato: un minestrone di cultura pop che passava da influencer, celebrità e cantanti che rastrellavano numeri ma che davano poco al senso di Games Week. A tutti gli effetti, la Games Week di quest'anno non è stata nemmeno lontanamente paragonabile a quelle edizioni iniziali in cui c'erano un sacco di novità da provare e giochi che sarebbero arrivati di lì a qualche mese. Le aree PlayStation e Nintendo sotto il cappello GameStop che nemmeno aveva copie da vendere e che rimandava tutti gli acquisti online; l'assenza dei grandi publisher e di produttori come Microsoft; le novità risicate a soli 3 giochi nell'area PlayStation... insomma, poca roba davvero. A meno che non ci mettiamo nei panni di chi i giochi li acquista solo sporadicamente: in questo caso c'erano moltissime postazioni con le ultime uscite e con i giochi più chiacchierati, compresi God of War e Bayonetta 3, oltre a FIFA 23 e Call of Duty Modern Warfare II. In più c'era la zona indie, che per noi è stato il perno di questa Games Week. Ci abbiamo passato due interi giorni, a raccogliere interviste e a fare chiacchierate con gli sviluppatori indipendenti, tentando di portarci a casa più contenuti possibile da mettere a vostra disposizione. Ed è stata una soddisfazione, per noi, trovare persone pronte a raccontare il proprio gioco, il proprio progetto e i retroscena.

Non ci resta che lasciarvi alla puntata, augurandoci che vi piaccia!



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