Soulstice: ne parliamo con Alessandra Borgonovo di IGN

"Soulstice è figo". Così vi avevamo lasciati durante l'ultima anteprima che avevamo fatto qui su Console Generation. E adesso che abbiamo provato a fondo il gioco finale, possiamo confermare tutte quelle che erano state le nostre impressioni preliminari. Visto che il nostro pensiero già lo conoscevate, allora abbiamo invitato un'ospite speciale: Alessandra Borgonovo, collaboratrice di IGN Italia che ha recensito il gioco proprio qualche giorno fa assegnandogli un bel 9 come voto finale. 

La puntata di questa settimana non vuole essere un elogio al titolo di Reply Game Studios. Anzi, abbiamo approcciato il gioco parlando di ciò che ci è piaciuto di più e anche tentando di capire le cose che non sono piaciute agli altri e di contestualizzarle. Perché se Alessandra gli ha dato 9 su IGN Italia, sul sito statunitense Jarrett Green gli ha dato 5. Dove si trova quindi la verità? Probabilmente nel mezzo, e proprio su questo ci siamo concentrati. Soulstice ha dei difetti? Sicuramente sì. Quanti di questi difetti sono riscontrabili in altri giochi e quanti invece sono sintomatici di una cattiva progettazione? La ripetitività degli ambienti è davvero un punto di debolezza, oppure denota una chiara intenzione degli sviluppatori di accompagnare il giocatore in un viaggio di crescita delle protagoniste all'interno di un contesto coerente con sé stesso? Con Alessandra abbiamo dato risposte a queste e ad altre domande che possono circondare Soulstice, che a nostro avviso diventa di diritto uno dei punti più alti delle produzioni italiane in ambito videoludico.

Vi lasciamo quindi alla nostra chiacchierata: speriamo che vi piaccia!
Buon ascolto e buona visione.






      

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