Le avventure narrative sono quel genere di giochi che desta sempre animate discussioni. C'è chi le sostiene, apprezzando il fatto che possa costruirti una storia tutta tua effettuando delle scelte dinanzi ai bivi che ti propone il gioco; c'è invece chi le disprezza perché il gameplay, che dovrebbe essere caratteristico di un videogioco, è ridotto all'osso. Il videogioco che abbiamo trattato questa settimana, As Dusk Falls, riduce ancor di più l'aspetto ludico togliendo perfino il controllo del personaggio. Al netto di qualche quick time event qua e là, bisognerà seguire una storia e scegliere il dialogo che si ritiene più opportuno per far avanzare la storia. Tutto qui. La morte dell'interattività intesa nel senso più tradizionale del termine.
Eppure, proprio per questo As Dusk Falls riesce ancor di più a raccontarti una storia e a darti il senso di urgenza delle situazioni. Un senso di urgenza che invece si perde in quei giochi dove sei libero di esplorare a piacimento. Se c'è una situazione tesa e un mostro ti sta inseguendo, perchè non andare a vedere cosa c'è dietro quell'angolino in casa? Oppure andare a sinistra che non si sa mai che si trovi un collezionabile invece di andare a destra e proseguire con la fuga? Ecco, nella sua narrativa su binari interscambiabili, il lavoro di Interior/Night è quanto di più vicino al cinema ci possa essere. Qui sì che ti senti parte di una narrazione che finalmente ha il ritmo che il regista impone. La morte del gameplay? Può darsi. Ma dalla morte del gameplay prende vita lo "storytelling".
As Dusk Falls è una delle avventure interattive più belle a cui abbiamo giocato negli ultimi tempi, e il fatto che sia disponibile nell'abbonamento Xbox Game Pass (tra l'altro giocabile anche su mobile in streaming) lo rende una fermata obbligatoria per tutti gli appassionati. Non fatevi ingannare dalla realizzazione a schermate fisse: ci penserà il vostro cervello a collegare i puntini delle animazioni mancanti e sicuramente riuscirà a coinvolgervi nella vicenda, grazie anche al doppiaggio in italiano di tutto rispetto.
Di questo gioco abbiamo parlato in maniera esaustiva nella puntata di questa settimana, dandovi le nostre impressioni senza cedere ad alcuna anticipazione. Che ci sia piaciuto non è certo una novità (ve lo avevamo già anticipato sui social), ma nel podcast capirete il perché ci sia piaciuto così tanto. Come anche troverete le prove di Outriders: Worldslayer - la prima espansione del gioco di People Can Fly con nuove missioni e una parte di storia aggiuntiva - e di Klonoa Phantasy Reverie Series, che marca il ritorno del gatto di Bandai Namco dopo 25 anni dal debutto.
Abbiamo parlato anche dei bagarini che hanno fatto man bassa delle edizioni da collezione di God of War: Ragnarok, dell'inizio del Round 1 del GT World Series, che sarà commentato sia da Andrea sia da Raffaele, e di molto altro ancora.
Buon ascolto e buona visione!