Reportage/ Wii U Presentato in Italia

Dopo aver fatto discutere all’E3, Wii U approda in Italia con tanti titoli da provare per dimostrare la nuova era della Nintendo Difference. Riuscirà a sopportare il peso del successo planetario di Wii?

How Do Wii U?

Nintendo ha sempre avuto una grande considerazione del mercato locale. Lo dimostra il fatto che dopo ogni E3 ha sempre organizzato un evento tutto italiano per presentare le novità principali a chi la kermesse di L.A. l’ha solo vissuta attraverso le esperienze - video, foto, commenti, impressioni - degli altri. Quest’anno non poteva essere da meno, considerato che entro la fine dell’anno arriverà la nuova console casalinga della grande N. Un fardello pesante, quello di Wii: quasi 100 milioni di console distribuite in tutto il mondo e il trofeo di essere il traino dei casual gamer verso l’intrattenimento elettronico.

Con Wii U il compito sarà però diverso. Tenere il casual e, soprattutto, recuperare l’appassionato che, nel frattempo, ha trovato lidi migliori sulle piattaforme Sony e Nintendo. Il primo è forse l’obiettivo più semplice, almeno a breve termine, data la completa retrocompatibilità di accessori e videogame che hanno fatto la fortuna di Wii. Il secondo è una scommessa. Da un lato ci sono gli “aficionado” di Nintendo. Coloro che sono già saltati sulla barca fin dall’annuncio di Wii U, ma che attendono ancora un chiaro segnale da parte di Nintendo con i capolavori di cui è capace. Mancano infatti all’appello uno Zelda, un Metroid o anche un Super Mario capace di rivoluzionare (di nuovo) il mondo dei videogame. Dall’altro ci sono tutti gli altri giocatori. I tanti che, prima dell’innovazione, hanno visto in Wii l’assenza di tecnologia, di titoli adulti, di infrastrutture online complete e di sistemi di controllo appropriati. Riguadagnarne la fiducia non sarà facile visto che parte della line up è composta da titoli già disponibili da mesi sulle altre console, ma la storia ci insegna che nulla è impossibile. Tutto parte dalla curiosità e dopo averla provata, possiamo affermare che Wii U ne suscita tanta.


La console era all’interno di una teca inaccessibile. Sembra un Wii, ma più affusolato e in qualche modo più aggressivo. Fermo restando che poco si sa dell’hardware che lo anima, le tante postazioni di gioco ci hanno permesso di valutarne l’impatto grafico in maniera significativa. Considerato lo scenario attuale, non c’è stato nulla di impressionante. Certo, rispetto a Wii sono stati fatti passi da gigante con l’alta definizione - probabile il 720p viste le scalettature in parecchi casi - ma di questi tempi non fa più notizia. Non ci sono gli Uncharted o i Beyond della situazione a far cadere la mascella, ma da anni Nintendo ha smesso di competere sul mero impianto grafico. Quantomeno si arriva agli standard di oggi, il che non era da dare per scontato.

Quello che stupisce è il GamePad Wii U, ovvero quella sorta di tablet che sembra tanto scomodo da tenere fra le mani e che invece si conferma essere un gioiello di ergonomia. I campioni dimostrativi avevano l’alimentazione esterna e si dovrà valutare l’impatto del pacco batterie - il peso totale del GamePad si aggirerà intorno ai 500g, non proprio un peso piuma - ma le prime impressioni sono estremamente positive. Ottima l’impugnatura, tasti ben raggiungibili, leve analogiche morbide al punto giusto e materiali complessivamente piacevoli tracciano un quadro brillante. Indici e medi trovano una posizione naturale sui tasti dorsali, ma delude l’assenza dei grilletti analogi ideali per i titoli di guida: si tratta di due semplici tasti digitali che di fatto renderanno impossibile realizzare simulazioni a là Forza o Gran Turismo. Non è la scelta più indicata per riportare gli hardcore gamer in sella, fermo restando che saranno più che sufficienti per lo scontato seguito di Mario Kart.


Il touchscreen da 6.2’’ è luminoso e con una definizione adeguata, ma il contorno in plastica piuttosto evidente rende il GamePad meno “sexy” e tecnologico del previsto. Il display è la grande star del GamePad in quanto permette di approcciare il gioco in maniera innovativa. In ZombieU di Ubisoft, per esempio, potrete marcare e analizzare i nemici utilizzando il GamePad come un visore speciale; potrete gestire l’inventario e scegliere gli oggetti da rastrellare toccando direttamente lo schermo; inoltre potrete utilizzarlo per visualizzare la mappa o come mirino per le armi da fuoco. Le applicazioni del GamePad Wii U sono innumerevoli e lasciano spazio solo alla fantasia dei programmatori, basta non strafare. Perché accedere allo schermo non è sempre comodo, soprattutto quando si deve usare il touch nelle sezioni più concitate. Cambiare arma come accade in Batman: Arkham City - Armored Edition trascinando le icone da una parte all’altra dell’inventario è bello a dirsi ma molto meno pratico di un menu radiale a cui accedere con un tasto. Date le dimensioni del GamePad e la distanza dello schermo, è pressoché impossibile accedere a tutte le aree del touchscreen senza mollare l’impugnatura. Poi ci sono tutta una serie di “se” e di “però” da valutare: quanto sarà comodo in sessioni prolungate alzare e abbassare il GamePad? Meglio una mappa sullo schermo oppure una a parte ma che costringe a distogliere lo sguardo dall’azione principale? Rimandiamo però le risposte a una prova definitiva dell’hardware.
A parte i punti interrogativi, resta il fatto che il GamePad Wii U ha suscitato interesse e divertimento pressoché in tutti giochi provati. Senza contare la tecnologia che integra: videocamera, NFC, sensori di movimento e molto altro ancora. Insomma, la potenza è nulla senza controllo, anzi, “controller” in questo caso.

Per un’esperienza più affine ai core gamer c’è anche il Pro Controller, un pad tradizionale che riprende le fattezze di quello di Xbox 360 (e fortunatamente non quello di PS3). Comodissimo da impugnare, bei materiali anche in questo caso, ma poco convincente la scelta di scambiare la posizione di tasti e leva analogica destra. Si tratta di una scelta forse congeniale per gli sparatutto in prima persona - il pollice sta in una posizione più naturale per ruotare la visuale - ma penalizza tutti i giochi d’azione i cui i tasti frontali la fanno da padrone. Strana anche la disposizione dei tasti, invertiti rispetto a tutti i pad della concorrenza da 15 anni a questa parte... Giocando a Ninja Gaiden III non potevamo fare a meno di premere il tasto di attacco forte al posto degli attacchi rapidi. I grilletti posteriori sono concavi e quindi ergonomici, ma torna il problema dell’assenza dell’escursione analogica. Se sul GamePad si tratta di una scelta non condivisibile ma passabile, sul Pro Controller è uno scempio. Attendiamo la versione finale per confermare questo “dettaglio” che rischia di tagliar fuori quasi l’intero genere dei giochi di guida in cui occorre una minima parzializzazione di acceleratore e freno. E che non venga fuori che si tratta di “tasti a pressione analogica”: sono già stati un fallimento su PlayStation 2! Ottima invece la scelta di dotare il pad di presa mini-USB presumibilmente per la ricarica delle batterie.


E i giochi? Parecchi in prova, di cui il migliore sembra essere ZombieU e il più curioso Project P-100. Qui di seguito condividiamo con voi le nostre impressioni “mordi e fuggi”.

New Super Mario Bros. U (Nintendo)
L’alta definizione dona moltissimo a Mario, ma il gameplay è rimasto fondamentalmente lo stesso della saga. Non che sia un male, non lascia a bocca aperta come ci aspetterebbe. Si può giocare sia con Wiimote, sia con GamePad. I 3 livelli a disposizione mostravano ambientazioni coloratissime e la possibilità di usare Yoshi come mongolfiera per volare sul livello. Giocando in Co-op, si può usare il GamePad per posizionare piattaforme aggiuntive, anche se a prima vista non sembra dare grossi vantaggi. Per chi vuole andare sul sicuro.

ZombieU (Ubisoft)
La grande star per i core gamer. Gli zombie non vanno mai fuori moda e con il GamePad si possono sfruttare funzioni innovative per l’esplorazione, per analizzare i nemici e per gestire l’inventario. Utilizzando una balestra è possibile usare il GamePad come mirino di precisione e lo spostamento della visuale è reattivo e fluidissimo, risultando più naturale di quanto si possa pensare. Quando si deve guardare il GamePad appare un’icona sullo schermo. In Multiplayer si potranno posizionare gli zombie avversari direttamente toccando lo schermo del GamePad. Un po’ troppe scalettature nella grafica e texture poco definite, ma nel complesso un titolo che sa già di classico. Per chi sente la mancanza di Dead Island.


Batman: Arkham City - Armored Edition (Warner Bros.)
Un’edizione esclusiva di uno dei migliori giochi del 2012 che porta con sè alcune chicche dedicate al nuovo controller. Sarà possibile guidare il Batarang usando i sensori di movimento del GamePad, oppure di gestire in maniera più intuitiva le prove dell’Enigmista. Usando il touchscreen sarà possibile intervenire sull’equipaggiamento di Batman, anche se non sembra una soluzione così pratica vista la necessità di lasciare l’impugnatura. Graficamente sembra un po’ meno dettagliato delle controparti per PS3 e Xbox 360, ma l’ambientazione ristretta non ci ha permesso di valutare la realizzazione complessiva della città. Per chi ancora non avrà provato uno dei probabili giochi dell’anno.

Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge (Tecmo Koei)
Non ci ha convinti su PS3 e Xbox 360 e dubitiamo che lo farà su Wii U, ma non è detta l’ultima parola. La versione Wii U è ancora più sanguinolenta (evidentemente Hayashi-san è tornato sui suoi passi dopo le critiche), ma pure più confusionaria. Lo schermo si riempie di sangue e il personaggio scompare dalla visuale. Risultato: si premono tasti a caso, tanto si vince comunque. Giocando col GamePad si ha la lista delle combo sullo schermo e la possibilità di cambiare arma usando il touch. La demo è però troppo breve per trarre conclusioni, visto che ci saranno più armi, un ninpo aggiuntivo e pare anche un’intelligenza artificiale degna di questo nome. Per chi sente la mancanza di Itagaki e vuole dare una seconda chance al Team Ninja.

Project P-100 (titolo provvisorio) (Nintendo)
Hideki Kamiya e Platinum Games stupiscono con questo strambo titolo che sprizza Giappone da tutti i pixel. Una sorta di Pikmin con visuale isometrica dove si controlla una schiera di eroi per fermare un’invasione aliena. Usando il GamePad si dirige il mini-esercito verso gli obiettivi e disegnando particolari segni sullo schermo si danno le istruzioni di attacco. Strano, colorato, accattivante e originalissimo, Project P-100 è un titolo fuori dal comune da tenere assolutamente sott’occhio. Per chi ha fuori dal balcone la bandiera giapponese sperando che torni l’era del PC-Engine.

Pikmin 3 (Nintendo)
Miyamoto muove i fili e le aspettative salgono al massimo. Ma in questo caso non abbiamo notato grandi rivoluzioni, soprattutto nel sistema di controllo. E’ possibile usare il WiiMote e Nunchuck oppure il GamePad. In entrambi i casi sul touchscreen verrà visualizzata la mappa, poco pratica però se si usa il WiiMote, in quanto bisognerà trovare un posto dove il GamePad sia ben visibile. Usando il GamePad, si potranno spedire i pikmin puntando un fascio di luce sullo schermo della TV, una soluzione di dubbia praticità quando col touchscreen si sarebbe potuto fare qualcosa di più congeniale al mezzo. Ci saranno nuove tipologie di Pikmin, nuovi scenari da esplorare ma mancherà il multiplayer online. Per chi vuole sempre avere lo scettro del comando.


Nintendo Land (Nintendo)
Il corrispettivo di Wii Sports oppure Wii Party. E’ una collezione di 12 minigiochi che sfruttano le potenzialità del GamePad. In Takamaru's Ninja Castle bisognerà sparare shuriken agli avversari strisciando il dito sul GamePad. Legend of Zelda: Battle Quest è molto più profondo e prevede la collaborazione di 3 amici: uno veste i panni dell’arciere usando lo schermo del GamePad come visore per mirare, gli altri saranno armati di spada che potranno dimenare con un Wiimote ciascuno. Idea interessante e nel complesso divertentissimo. Per tutti quelli che comprano Wii U, visto che ce lo aspettiamo in bundle.

In conclusione, Wii U ha delle frecce al suo arco di indubbio valore, anche se lo scetticismo non si è dipanato del tutto. Le potenzialità del GamePad sono incredibili e ci auguriamo che vengano tradotte in killer application altrettanto incredibili già dal lancio. Un nuovo Zelda o un nuovo Mario annunciato a sorpresa renderebbero sicuramente le cose più semplici. Ancora nulla sul prezzo, ci aspettiamo che 299 Euro sia il tetto massimo.

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