L’abbiamo attesa e ora è arrivata, con il suo caldo torrido che ci attanaglia. Ma non lamentiamoci più di tanto: potremmo essere costretti a vivere in una metropolitana e vedere l’azzurro del cielo e del mare solo nei nostri sogni.
Titolo: Verso la Luce
Autore: Andrey Dyakov
Editore: Multiplayer.it Edizioni
Genere: romanzo
Argomento: fantascienza
Pagine: 303
Il verso giusto
Da fenomeno letterario a comun denominatore di un universo futuribile, Metro 2033 ha dato il via a una serie di romanzi che prendono spunto dal mondo privo di speranza dopo un nuovo conflitto nucleare. L’autore Dmitry Glukhovsky l’ha ribattezzato Metro 2033 Universe: un progetto che coinvolge diversi autori di diverse nazionalità, accomunati dal desiderio di raccontare l’umanità in luoghi dove il concetto stesso di “umanità” viene meno. Verso la Luce fa parte di questo progetto multimediale, opera prima di Andrey Dyakov nata per la community in rete.
Titolo: Verso la Luce
Autore: Andrey Dyakov
Editore: Multiplayer.it Edizioni
Genere: romanzo
Argomento: fantascienza
Pagine: 303
Il verso giusto
Da fenomeno letterario a comun denominatore di un universo futuribile, Metro 2033 ha dato il via a una serie di romanzi che prendono spunto dal mondo privo di speranza dopo un nuovo conflitto nucleare. L’autore Dmitry Glukhovsky l’ha ribattezzato Metro 2033 Universe: un progetto che coinvolge diversi autori di diverse nazionalità, accomunati dal desiderio di raccontare l’umanità in luoghi dove il concetto stesso di “umanità” viene meno. Verso la Luce fa parte di questo progetto multimediale, opera prima di Andrey Dyakov nata per la community in rete.
Rimaniamo in Russia, ma l’attenzione si sposta sulla metropolitana di San Pietroburgo. Laggiù la vita non è molto diversa dalla metro moscovita: scene lugubri, ambientazioni fatiscenti ed esseri umani ormai ridotti ad animali sotterranei. Sarà questo il futuro della razza umana? Ci sarà mai redenzione per aver distrutto se stessa e il mondo intero? Da qualche tempo si è diffuso nella metro il culto dell’Esodo, che racconta dell’esistenza - solo per i giusti e i timorati naturalmente - di una luce emanata da un’Arca che porterà tutti verso la salvezza. Verso una terra incontaminata. Verso la luce, per l’appunto.
Per investigare sulla veridicità di queste teorie, l’Alleanza organizza una spedizione di un manipolo di avventurieri disposti a tutto, a cui si aggiungono un settario dell’Esodo, uno stalker di nome Taran e un ragazzino, Gleb. Il viaggio sarà occasione proprio per Gleb di divenire adulto, seguendo i rudi addestramenti del misterioso Taran. A differenza dei romanzi di Glukhovsky, il gruppo abbandonerà presto la metro per spostarsi sulla superficie. Una soluzione particolare che da un lato favorisce l’approfondimento sugli effetti delle radiazioni, mentre dall’altro ne sminuisce in parte la pericolosità estrema descritta dall’autore originale.
Seppur meno introspettivo e profondo rispetto ai due capitolo di Metro, in Verso la Luce non mancano riflessioni esplicite su alcune tematiche che riguardano da vicino l’animo umano. Temi come la paura, la disperazione e la speranza si sviluppano in capitoli dedicati, mentre il lettore viene gradualmente disilluso da una missione sempre più sul filo del rasoio. “Esiste qualcosa di più motivante della paura?”. “Vale ben poco chi non ha mai provato un senso di disperazione”. “Perché speriamo?”. Domande e affermazioni su cui l’autore pone l’accento per descrivere l’altalena di situazioni vissute dai protagonisti, ora prede di uno pterodattilo gigante, ora intrappolati in un bunker antiatomico. E nel frattempo vengono a galla le debolezze e i segreti dei protagonisti in un crescendo di colpi di scena fino alla conclusione.
Verso la luce è un romanzo avvincente, anche se fatica a partire a causa di uno stile narrativo secco e frammentario. E’ facile perdere il filo a causa delle piccole ellissi temporali, oppure rimanere desiderosi di dettagli nelle situazioni in cui scavare più a fondo non avrebbe fatto altro che giovare al coinvolgimento complessivo. Nonostante qualche sbavatura - Glukovsky stesso lo anticipa nella sua prefazione - Dyakov riesce ad appassionare e a far riflettere, creando un racconto che risulta a tutti gli effetti complementare alla saga originale. L’edizione a cura di Multiplayer.it Edizioni e tradotta da Tiziana Dandoli è soddisfacente nel complesso, ma emergono alcuni grossolani errori di impaginazione - fra cui l’errata segnalazione dei dialoghi su intere pagine - che rendono la lettura meno scorrevole del dovuto. In Russia è già disponibile anche il seguito, dal titolo “Nell’oscurità”, e l’autore sta attualmente concludendo il terzo e ultimo romanzo della saga, “Oltre L’orizzonte”. Sequel di cui Multiplayer.it Edizioni si è già accaparrata i diritti per una pubblicazione futura.
Per investigare sulla veridicità di queste teorie, l’Alleanza organizza una spedizione di un manipolo di avventurieri disposti a tutto, a cui si aggiungono un settario dell’Esodo, uno stalker di nome Taran e un ragazzino, Gleb. Il viaggio sarà occasione proprio per Gleb di divenire adulto, seguendo i rudi addestramenti del misterioso Taran. A differenza dei romanzi di Glukhovsky, il gruppo abbandonerà presto la metro per spostarsi sulla superficie. Una soluzione particolare che da un lato favorisce l’approfondimento sugli effetti delle radiazioni, mentre dall’altro ne sminuisce in parte la pericolosità estrema descritta dall’autore originale.
Seppur meno introspettivo e profondo rispetto ai due capitolo di Metro, in Verso la Luce non mancano riflessioni esplicite su alcune tematiche che riguardano da vicino l’animo umano. Temi come la paura, la disperazione e la speranza si sviluppano in capitoli dedicati, mentre il lettore viene gradualmente disilluso da una missione sempre più sul filo del rasoio. “Esiste qualcosa di più motivante della paura?”. “Vale ben poco chi non ha mai provato un senso di disperazione”. “Perché speriamo?”. Domande e affermazioni su cui l’autore pone l’accento per descrivere l’altalena di situazioni vissute dai protagonisti, ora prede di uno pterodattilo gigante, ora intrappolati in un bunker antiatomico. E nel frattempo vengono a galla le debolezze e i segreti dei protagonisti in un crescendo di colpi di scena fino alla conclusione.
Verso la luce è un romanzo avvincente, anche se fatica a partire a causa di uno stile narrativo secco e frammentario. E’ facile perdere il filo a causa delle piccole ellissi temporali, oppure rimanere desiderosi di dettagli nelle situazioni in cui scavare più a fondo non avrebbe fatto altro che giovare al coinvolgimento complessivo. Nonostante qualche sbavatura - Glukovsky stesso lo anticipa nella sua prefazione - Dyakov riesce ad appassionare e a far riflettere, creando un racconto che risulta a tutti gli effetti complementare alla saga originale. L’edizione a cura di Multiplayer.it Edizioni e tradotta da Tiziana Dandoli è soddisfacente nel complesso, ma emergono alcuni grossolani errori di impaginazione - fra cui l’errata segnalazione dei dialoghi su intere pagine - che rendono la lettura meno scorrevole del dovuto. In Russia è già disponibile anche il seguito, dal titolo “Nell’oscurità”, e l’autore sta attualmente concludendo il terzo e ultimo romanzo della saga, “Oltre L’orizzonte”. Sequel di cui Multiplayer.it Edizioni si è già accaparrata i diritti per una pubblicazione futura.