Recensione/ Red Faction: Armageddon

Da sparatutto in prima persona a free roaming a sparatutto in terza persona: l'evoluzione della serie Red Faction non conosce fine e, pur adeguandosi agli standard del genere, anche questo capitolo riesce a stupire

Red Faction: Armageddon
Sviluppatore: Volition Inc.
Editore: THQ
Distributore: Halifax
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360 (disponibile per PC e PlayStation 3)
Titoli correlati: Gears of War 2 (Xbox 360); Dead Space 2 (PlayStation 3, Xbox 360); Red Faction: Guerrilla (PC, PlayStation 3, Xbox 360)

Fascino magnetico

Sebbene un sequel si rivolga principalmente agli appassionati dei capitoli precedenti, con Red Faction: Armageddon costoro potrebbero rivelarsi i maggiori detrattori. Il titolo di Volition infatti abbandona la componente free roaming di Guerrilla per seguire il filone degli sparatutto in terza persona con una trama - e soprattutto un percorso - ben definito. La libertà di scorrazzare ovunque sulla superficie di Marte lascia il posto all'esplorazione dei cunicoli sotterranei del Pianeta Rosso, mentre nei panni di Darius Mason si tenta di rimettere le cose a posto dopo aver provocato nostro malgrado un'invasione aliena. Lineari e anche un po' ripetitive a lungo andare, le buie caverne ricordano i condotti della Ishimura di di Dead Space o i cunicoli al di sotto di Jacinto, per uno sparatutto che si adegua per molti versi agli standard del genere.


Ma Red Faction: Armageddon non è "uno fra i tanti": l'azione potrà essere un po' generica e i nemici poco vari nel complesso, eppure batte tutti gli altri in nome della creatività. Perchè sparare a un alieno con un lanciarazzi o con un fucile al plasma non sarà mai tanto divertente quanto usare una pistola magnetica. Con il primo colpo si lancia l'arpione, con il secondo si fissa il magnete e il gioco e fatto: le due parti si attraggono con gli effetti più imprevedibili, grazie all'ormai noto motore GeoMod che permette di distruggere qualunque struttura si trovi sul percorso. E' come se ci venisse consegnato un giocattolo nuovo che per la decina di ore di gioco non finisce mai di stupire. Anche dopo aver incontrato lo stesso Cacciatore per la ventesima volta, lanciarlo contro un bidone esplosivo, fargli crollare addosso un edificio oppure farlo scontrare con un altro alieno sarà sempre uno spasso. Le altre armi offrono un potere distruttivo superiore, ma a confronto della pistola magnetica tutto sembra generico e poco ispirato.


Dopotutto, senza di essa e senza il GeoMod Red Faction: Armageddon perderebbe gran parte della propria anima. A rinforzare la meccanica di gioco vi sono comunque le nanotecnologie, attraverso le quali Darius può ricostruire parte delle strutture distrutte - una soluzione vitale per evitare di rimanere bloccati incentivando al tempo stesso pratiche di distruzione totale - e utilizzare poteri speciali che ricordano quelli dei Jedi. Le consuete stazioni di upgrade permettono di acquistare potenziamenti e accedere al proprio inventario e vi sono 40 Audio Log sparsi per i livelli, a corredo di un'esperienza di gioco in singolo più che soddisfacente. Che Red Faction: Armageddon non si voglia prendere sul serio è evidente, non mancano le battute, la vicenda offre giusto qualche spunto per procedere e fra gli extra è presente un'arma a forma di unicorno che soffre di flatulenza... color arcobaleno.


Poche ma buone le modalità multiplayer, con ben 8 mappe e 30 livelli ciascuna in quella Infestazione - ormai la classica rivisitazione co-op a quattro giocatori dell'Orda di Gears of War - e la modalità competitiva Rovina (protetta da online pass per l'usato), dove si devono provocare più danni possibili alle strutture. Nel complesso Red Faction: Armageddon è uno sparatutto che costruisce sulle fondamenta consolidate del genere un'esperienza di gioco interessante e innovativa. Laddove gli appassionati grideranno allo scempio pensando alla perdita del free roaming, tutti gli altri sono caldamente raccomandati di non farselo sfuggire.

Raffaele Cinquegrana

Aspetti Positivi: pistola magnetica; ambienti distruggibili; azione senza sosta; modalità online; realizzazione tecnica ottima
Replay Value: buono. La modalità Infestazione funziona più che bene
Aspetti Negativi: ambientazioni ripetitive; vicenda solo accessoria alla devastazione
In Sintesi: Red Faction: Armageddon esce dal coro grazie alla creatività data dalla pistola magnetica e dal GeoMod. Potrebbe sconcertare il passo indietro rispetto a Guerrilla, ma chi si affaccia per la prima volta sulla serie ne rimarrà impressionato