Recensione/ The Fight

Al tempo della presentazione di PlayStation Move fu uno dei titoli più acclamati grazie alla capacità di tracciare i movimenti in maniera realistica. Ora The Fight arriva sugli scaffali e si prepara al combattimento. Riuscirà a mantenere le promesse?

The Fight
Sviluppatore: ColdWood Interactive
Editore: Sony Computer Entertainment Europe
Distributore: Sony Computer Entertainment Italia
Genere: Picchiaduro
Piattaforma: PlayStation 3
Titoli correlati: Fighters Uncaged (Xbox 360); Punch Out!! (Wii)

Knock Out

Quando The Fight funziona, si ha un assaggio di quello che un gioco con un appropriato riconoscimento dei movimenti potrebbe essere: affondare pugni contro l'avversario, vederne gli effetti sul volto, sentire l'adrenalina che sale per un'esperienza coinvolgente come poche. Quando The Fight non funziona, vengono a galla tutti i problemi relativi alla creazione di un gioco basato sui sensori di movimento. Purtroppo il titolo di ColdWood Interactive finisce nel secondo scenario più di quanto desideri. E questo nonostante le frequenti calibrazioni richieste all'inizio di ogni incontro, oppure addirittura nel bel mezzo del match. Senza contare che la funzione di tracciamento della testa - idealmente pensato per schivare e spostarsi - viene costantemente disabilitata a causa (a quanto pare) di illuminazione insufficiente anche con 400W di lampade alogene accese.


Il primo limite di The Fight (e di molti altri titoli per Playstation Move) è ben evidenziato nel tutorial, dove l'attore messicano Danny Trejo grida al giocatore di stare fermo sul posto, altrimenti il riconoscimento dei movimenti non funziona. Tirare pugni senza spostarsi di un centimetro è una delle situazioni più frustranti e stancanti che si possano sperimentare. Nel caso in cui si faccia un passo inavvertitamente, PlayStation Eye perde completamente la cognizione del fisico del giocatore, necessitando di una nuova calibrazione premendo il tasto cerchio in posizione di guardia. Ma i problemi non sono finiti qui, in quanto la telecamera in terza persona - quella in soggettiva è stranamente assente - rende ancor più faticoso gestire la profondità e l'ampiezza dei colpi, con l'avversario che finisce spesso nascosto nonostante una delle ultime patch renda il giocare trasparente quando necessario.


Il che porta direttamente al secondo problema di The Fight. Sebbene l'algoritmo di mappatura dei movimenti funzioni egregiamente nella forma, non riesce a coglierne la potenza, restituendo buffetti al rallentatore anche in caso di uno-due degni di un vero pugile. Nel caso in cui si centri il bersaglio - e non succede spesso, soprattutto con i problemi relativi al movimento del personaggio, assegnato all'inclinazione del controller - il feedback restituito è minimo, lasciando molto perplessi sull'efficacia dei propri attacchi. Ovviamente tirare pugni all'aria non darà mai le stesse sensazioni che tirarli contro un corpo solido, ma pur tenendo a mente questa limitazione i combattimenti di The Fight sono per lo più insoddisfacenti.


E' un peccato, in quanto la realizzazione tecnica underground con l'uso efficace del bianco e nero, il sistema di progressione del personaggio con nuove tecnice da imparare e la possibilità di effettuare mosse speciali premendo il grilletto di PlayStation Move costituiscono delle buone basi per un picchiaduro a incontri. Ci sono anche le modalità multiplayer in split screen e online, ma i suddetti problemi non sortiscono buoni risultati. The Fight è uno dei pochi titoli a sfruttare due controller Move (uno può essere eventualmente sostituito dal pad, ma le movenze si riducono) ma non vediamo come un'esperienza così approsimativa giustifichi l'acquisto di un ulteriore controller. Al più, può essere usato come programma di allenamento per bruciare qualche caloria, di cui tiene traccia.

Raffaele Cinquegrana

Aspetti Positivi: atmosfera underground ben riuscita; sistema di progressione; buona mappatura dei movimenti
Replay Value: scarso. Nonostante la componente online, mancano le basi di gameplay
Aspetti Negativi: richiede frequenti ricalibrazioni; scarso riconoscimento della forza dei colpi; tracciamento della testa problematico; movimento del personaggio astruso
In Sintesi: The Fight brucia qualche caloria ma non riesce a essere un buon gioco

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