Recensione/ Super Street Fighter IV

Nel 2009 ha riportato in auge il genere mandando in visibilio gli appassionati di lunga data e conquistando immediatamente lo status di capolavoro. Nel 2010 si aggiorna e vuole essere di più, per diventare davvero... Super!

Super Street Fighter IV
Sviluppatore: Capcom
Editore: Capcom
Distributore: Halifax
Genere: Picchiaduro/Arcade
Piattaforma: Xbox 360 (disponibile per PlayStation 3)
Titoli correlati: Super Street Fighter II Turbo HD Remix (PlayStation 3, Xbox 360); BlazBlue: Calamity Trigger (PlayStation 3, Xbox 360); Tekken 6 (PlayStation 3, Xbox 360)

Super(bo)

Terminato il lavoro di restyling di un classico - già proclamato la reinvenzione del genere - come da tradizione Capcom inizia il lavoro di cesello. Super Street Fighter IV rappresenta l'edizione definitiva del picchiaduro che l'anno scorso ha sconvolto la platea degli appassionati con il suo gameplay immediato quanto profondo, portando alla memoria i fasti del pluridecorato Street Fighter II. Un lavoro di perfezionamento fatto di piccoli aggiustamenti alla formula ma anche di grandi novità che giustificano il lancio di una nuova edizione (economica in Europa, un po' meno in Italia) imperdibile per gli sfegatati.


Saltano immediatamente all'occhio i dieci lottatori che si aggiungono alla già impressionante schiera dei 25 originali. Solo due sono realmente inediti - Juri, ragazza dai calci formidabili e uno strano occhio luminoso, e Hakan, esperto di lotta turca dal corpo cosparso di olio -, mentre gli altri otto giungono da diverse parti del passato della saga. Gli orfani del terzo episodio ritrovano il pugile inglese Dudley, la ninja Ibuki e la karateka Makoto; da Super Street Fighter II tornano l'indiano Hawk e il kickboxer giamaicano Dee-Jay; il campione di Muay-Thai Adon, Cody e Guy di Final Fight chiudono la rosa delle novità, prelevati direttamente dall'episodio Alpha 2. Nonostante il carisma della vecchia scuola come Ryu, Ken e Chun Li rimanga tutt'ora imbattuto, è indubbio che il cast - disponibile per intero fin dall'inizio - vada incontro a tutti i gusti con una varietà di stili davvero impressionante.


Le novità relative al gameplay appaiono evidenti ai conoscitori dell'originale e sono completamente volte al bilanciamento dei combattenti e delle loro mosse speciali, alcune delle quali sono state parecchio depotenziate, o alla riduzione di tutte quelle tecniche ripetitive che spopolavano fra i codardi in rete in cerca di facili vittorie con Zangief, Sagat e simili. Vi sono poi alcuni ritocchi alle Ultra combo, dove trovano spazio due mosse per personaggio, alla risposta ai comandi e al fluire dei combattimenti in generale, ora improntati più sull'offensiva che sulla difensiva. A quasi un mese dal lancio i match online scorrono fluidi - a parte qualche problema di latenza ravvisabile con i giocatori oltreoceano - ma sono prontamente emersi nuovi problemi di bilanciamento, che vedono Blanka e il nuovo Hawk avere la meglio con mosse e prese infallibili. Chun li continua a essere estremamente lenta soprattutto nei salti, e gli auspicati depotenziamenti di Ken e Ryu si sono rivelati eccessivi. Il bilanciamento non è quindi perfetto quanto annunciato, il che rende Super Street Fighter IV irritante a più riprese.


Con una componente online ulteriormente irrobustita dalle modalità a squadre e dalle lobby fino a 8 giocatori, Super Street Fighter IV ricrea nel migliore dei modi lo spirito da sala giochi, dove gli sfidanti possono osservare i match in attesa del proprio turno. Trova spazio anche un nuovo sistema di ranking grazie a due punteggi separati, uno relativo al giocatore del tutto simile al precedente e uno ai singoli lottatori, che guadagnano livelli in base ai risultati dei vari match in modo che sia ben visibile il grado di esperienza del proprio avversario. Il vero campo di battaglia è infatti il multiplayer - tant'è che la modalità single player passa completamente in secondo piano, ridotta a meno del minimo indispensabile - e tali migliorie portano il titolo Capcom al livello di qualità che avrebbe meritato già nell'edizione originale.


La possibilità di salvare 150 replay e di analizzarne i singoli fotogrammi è un ulteriore incentivo a migliorare le proprie tecniche, così come la nuova modalità single player a sfide incentrate sui vari personaggi contribuisce a scoprirne tutti i segreti prima di cimentarsi online. Perchè fra i tanti obiettivi raggiunti, invecchiando Street Fighter diviene sempre più hardcore e appagante con l'approfondimento ma di conseguenza meno accessibile ai neofiti. Eccellere in Super Street Fighter IV significa avere padronanza del proprio lottatore, conoscerne i punti di forza e quelli di debolezza, rispondere con prontezza di riflessi tarati al millisecondo, pianificare la strategia dinamicamente con l'evolversi dell'incontro. Il pad Microsoft è sicuramente il meno performante e la croce direzionale del DualShock 3 è preferibile, ma su entrambe le console è strettamente consigliato l'arcade stick, vuoi per la maggiore sensibilità della levetta oppure per la disposizione dei tasti ideale.


Ammicca sempre più ai nostalgici del secondo episodio con la riedizione dei classici stage bonus - la distruzione dell'auto e dei barili - che ai giorni nostri divengono solo dei simpatici cammei retrò. A tratti è così nostalgico di Street Fighter II da rendergli omaggio, eppure ha uno spirito innovativo - in parte dovuto all'eccezionale impronta tecnica - che lo rende dirompente e ancora una volta capace di incarnare l'essenza del genere.

Raffaele Cinquegrana con la collaborazione di Ivan Michelucci

Aspetti Positivi: bilanciamento migliorato; nuove mosse; 10 nuovi lottatori di cui 2 inediti; modalità online migliorate; salvataggi dei replay
Replay Value: ottimo. Semplicemente superlativo in multiplayer
Aspetti Negativi: poco accessibile ai neofiti; persistono alcuni problemi di latenza online; modalità single player ridotta all'osso; nuovi problemi di bilanciamento
In Sintesi: Super Street Fighter IV ha più mosse, più lottatori, più modalità online che lo rendono indispensabile per i seguaci della saga, nonostante il bilanciamento non sia ancora perfetto

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