Anteprima/ Army of Two: The 40th Day

Il duo di mercenari d'élite più truzzi dell'universo torna sulla scena videoludica con un volto differente, conscio dei propri errori e pronto a mettersi davvero alla prova. Il quarantesimo giorno sarà l'alba di due nuovi eroi?

Army of Two: The 40th Day
Sviluppatore: EA Montreal
Editore: Electronic Arts
Distributore: Electronic Arts
Genere: Azione
Piattaforma: PlayStation 3, Xbox 360, PlayStation Portable
Data di lancio: 15 gennaio 2010

Due come noi

Army of Two non verrà certo ricordato come un gran gioco. Inutilmente complesso nei controlli, generico e macchinoso nell'azione ha segnato una delle delusioni in cooperativa più cocenti dell'anno passato. Ma dalla sua ha unamilionata di copie all'attivo che gli ha garantito una seconda possibilità. Ora Army of Two: the 40th Day è pronto a riscattare il concept originario presentandosi al press tour italiano con un volto completamente nuovo, capace di stupire nonostante gli scetticismi iniziali. Matt Turner, producer di EA Montreal, ha ammesso senza mezzi termini che The 40th Day è una sorta di ricostruzione della serie, che riparte da un'attenta analisi delle critiche mosse al capostipite. Army of Two sembra essere finalmente ciò che avrebbe sempre dovuto essere: immediato, adrenalinico, ideale per distruzioni in coppia con un amico, un titolo d'azione a tutto tondo da giocare col sorriso.


La spacconaggine dei due protagonisti è sempre presente, ma il feeling è più vicino a Die Hard che non a Bad Boys, più sarcastico e meno modaiolo. L'interazione fra i due personaggi rimane l'ossatura della meccanica di gioco, fondata sulla cooperazione e sull'"aggro-metro", ovvero un indicatore di aggressività che catalizza l'attenzione degli avversari sull'uno o l'altro eroe. In questo modo, mentre un giocatore tiene impegnati i nemici, l'altro può attaccarli di sorpresa sui fianchi o creare diversivi per avere la meglio. In alcune situazioni il lavoro di coppia prevede altre azioni, fra cui scavalcare recinzioni o sollevaresaracinesche aiutandosi a vicenda. La rivoluzione principale sta sicuramente nel sistema di controllo, libero dalle intricate manovre del predecessore e quindi più accessibile. E' ancora un po' complicata la gestione delle coperture, il cui automatismo non sempre è sembrato funzionale giocando ai primi due livelli, ma c'è ragione di credere che non sia un ostacolo invalicabile.


La demo in prova porta il nuovo set in una Shangai sull'orlo di una crisi politica, che EA Montreal non si è risparmiata di gettare nel caos con tanto di grattacieli cadenti avvolti nelle fiamme. Sullo scenario semi-apocalittico i due mercenari vengono assoldati per compiere l'ennesimo lavoretto più semplice di quanto sembri, accompagnati da ogni genere di artiglieria. Di tanto in tanto la linearità dell'avventura è spezzata da missioni secondarie e da bivi che permettono di esplorare più a fondo la vicenda o i personaggi coinvolti, rivelando i dettagli con simpatiche scene a fumetti. E'interessante anche l'approccio alle diverse situazioni di gioco: in alcuni casi durante le irruzioni si possono prendere in ostaggio i capi avversari per ridurre all'obbedienza gli altri scagnozzi. A differenza di Gears of War 2, l'ostaggio non rimarrà succube per un tempo illimitato ma tenterà di liberarsi dimenandosi a destra e a manca.


Il titolo di EA Montreal si fregia di una realizzazione tecnica più che buona, che associa a un buon livello di dettaglio con la frenesia d'azione e tanto movimento di fondo che incrementa la sensazione di non combattere in ambienti sterili, grazie anche alladistruggibilità piuttosto spinta con gli stessi. Dopo aver giocato i due primi livelli, Army of Two: the 40th Day ha lasciato impressioni più che positive in termini di giocabilità e puro divertimento , tanto da avere difficoltà a staccarsi dal pad. Considerati il lancio a metà gennaio 2010 e la demo prevista per giovedì 17, non sarà una lunga attesa per verificare l'attendibilità delle prime impressioni.

Raffaele Cinquegrana