Dall’hardcore alla massa, dalla simulazione all’arcade: Codemasters trasforma una delle serie di maggior successo iniettando adrenalina a ogni curva in un titolo che ha il coraggio di cambiare
Colin McRae: DiRT 2
Sviluppatore: Codemasters
Editore: Codemasters
Distributore: Leader
Genere: Corse/Arcade
Piattaforma: PlayStation 3 (disponibile per PC, Xbox 360, Wii, Nintendo DS, PlayStation Portable)
Titoli correlati: Race Driver: GRID (PC, PlayStation 3, Xbox 360), Sega Rally (PlayStation 3, Xbox 360); FUEL (PC, PlayStation 3, Xbox 360)
Panni sporchi
Il nome del pilota scozzese scomparso due anni or sono è ormai più un affare di marketing che un vero marchio di fabbrica. Con DiRT, Codemasters ha scelto una strada ben diversa dalla simulazione, un percorso che diventa dichiaratamente arcade con questo secondo episodio. La maestria con cui solo Codemasters riesce a riprodurre la guida sullo sterrato è ancora percepibile nel controllo impeccabile delle vetture, ma il tono è completamente diverso. Adrenalinico, emozionante, quasi rocambolesco: DiRT 2 è per il mondo del rally una licenza poetica.
Un affronto per gli appassionati di vecchia data, che si trasforma in un biglietto d’ingresso a un tour mondiale per una fetta di pubblico molto più ampia. Lo stesso destino che ha toccato Race Driver tocca ora anche DiRT e c’è poco di cui pentirsi. Fa breccia ancora una volta il sistema di rewind per riavvolgere la corsa ed evitare errori e frustrazione. Il modello di guida si posiziona nell’invidiabile punto d’incontro fra arcade e realismo, fatto di immediatezza ma tenuto sotto controllo dall’ottimo motore fisico. I modelli poligonali delle auto evidenziano senza vergogna danni di ogni tipo, che si riflettono sul comportamento della vettura a seconda della difficoltà scelta.
Nelle nove località uniche il giocatore si cimenta in numerose tipologie di gare che vanno dal rally a tappe ai più caserecci circuiti chiusi e gare a eliminazione, conquistando punti esperienza per salire di livello, acquisire bonus di ogni genere e, naturalmente, accedere alla competizione successiva. Ve ne sono più di 100, un numero che lascia il segno non solo sulla carta. Alla varietà delle sfide si aggiungono le corse sulle buggy e sulle 4x4, probabilmente l’anello debole della catena a causa di un controllo ostico, ma tutto sommato interessanti per ravvivare il ritmo di gioco. L’esperienza in single player è replicata anche online, dove è possibile organizzare ogni genere di gara grazie alle numerose opzioni di personalizzazione: a oltre due mesi dal lancio, i server di DiRT 2 sono ancora frequentatissimi.
La natura del rally non favorisce frequenti interazioni con l’intelligenza artificiale, ma quando accade la CPU dimostra di non gareggiare sui binari e di avere una buona coscienza di quanto accade in gara. I tracciati – reali e di fantasia – favoriscono uno stile di guida eterogeneo e, sebbene siano un po’ avari in quantità e alcuni siano davvero troppo brevi, non mancano di lasciare a bocca aperta. Perfino Tokio o uno stadio divengono tracciati ideali, che il motore di gioco EGO disegna con abbondanza di dettagli e velocità mantenendosi stabile sui 30 fotogrammi al secondo pur con qualche problema di v-sync.
Al contrario del gioco vero e proprio, i menù sono fastidiosamente affollati, impacchettati in un’interfaccia troppo concentrata a cercare soluzioni d’impatto invece di snellire le operazioni. Probabilmente è un effetto della collaborazione con X-Games, che ha conferito un look da sport estremo un po’ forzato. Si tratta comunque di una piccolezza, in quanto una volta che le quattro ruote toccano il tracciato e i motori ruggiscono nella polvere si ha a che fare con uno dei migliori titoli del genere mai realizzati.
Raffaele Cinquegrana
Aspetti Positivi: guida emozionante; longevo, vario e divertente; sistema di progressione incalzante; buon bilanciamento fra arcade e realtà; tecnicamente impressionante; funzione rewind anti-stress
Replay Value: ottimo. Tutte le opzioni delle gare in singolo migrano alla perfezione online, con ampie possibilità di personalizzazione
Aspetti Negativi: troppo arcade per gli appassionati di lunga data; menù d’impatto ma sovraffollati; buggy e pick-up lasciano a desiderare; niente variazioni climatiche
In Sintesi: con una curva a gomito in direzione arcade, Colin McRae: DiRT 2 è uno dei migliori titoli di corse fuoristrada in circolazione, adrenalinico, divertente, vario e ottimamente realizzato
Colin McRae: DiRT 2
Sviluppatore: Codemasters
Editore: Codemasters
Distributore: Leader
Genere: Corse/Arcade
Piattaforma: PlayStation 3 (disponibile per PC, Xbox 360, Wii, Nintendo DS, PlayStation Portable)
Titoli correlati: Race Driver: GRID (PC, PlayStation 3, Xbox 360), Sega Rally (PlayStation 3, Xbox 360); FUEL (PC, PlayStation 3, Xbox 360)
Panni sporchi
Il nome del pilota scozzese scomparso due anni or sono è ormai più un affare di marketing che un vero marchio di fabbrica. Con DiRT, Codemasters ha scelto una strada ben diversa dalla simulazione, un percorso che diventa dichiaratamente arcade con questo secondo episodio. La maestria con cui solo Codemasters riesce a riprodurre la guida sullo sterrato è ancora percepibile nel controllo impeccabile delle vetture, ma il tono è completamente diverso. Adrenalinico, emozionante, quasi rocambolesco: DiRT 2 è per il mondo del rally una licenza poetica.
Un affronto per gli appassionati di vecchia data, che si trasforma in un biglietto d’ingresso a un tour mondiale per una fetta di pubblico molto più ampia. Lo stesso destino che ha toccato Race Driver tocca ora anche DiRT e c’è poco di cui pentirsi. Fa breccia ancora una volta il sistema di rewind per riavvolgere la corsa ed evitare errori e frustrazione. Il modello di guida si posiziona nell’invidiabile punto d’incontro fra arcade e realismo, fatto di immediatezza ma tenuto sotto controllo dall’ottimo motore fisico. I modelli poligonali delle auto evidenziano senza vergogna danni di ogni tipo, che si riflettono sul comportamento della vettura a seconda della difficoltà scelta.
Nelle nove località uniche il giocatore si cimenta in numerose tipologie di gare che vanno dal rally a tappe ai più caserecci circuiti chiusi e gare a eliminazione, conquistando punti esperienza per salire di livello, acquisire bonus di ogni genere e, naturalmente, accedere alla competizione successiva. Ve ne sono più di 100, un numero che lascia il segno non solo sulla carta. Alla varietà delle sfide si aggiungono le corse sulle buggy e sulle 4x4, probabilmente l’anello debole della catena a causa di un controllo ostico, ma tutto sommato interessanti per ravvivare il ritmo di gioco. L’esperienza in single player è replicata anche online, dove è possibile organizzare ogni genere di gara grazie alle numerose opzioni di personalizzazione: a oltre due mesi dal lancio, i server di DiRT 2 sono ancora frequentatissimi.
La natura del rally non favorisce frequenti interazioni con l’intelligenza artificiale, ma quando accade la CPU dimostra di non gareggiare sui binari e di avere una buona coscienza di quanto accade in gara. I tracciati – reali e di fantasia – favoriscono uno stile di guida eterogeneo e, sebbene siano un po’ avari in quantità e alcuni siano davvero troppo brevi, non mancano di lasciare a bocca aperta. Perfino Tokio o uno stadio divengono tracciati ideali, che il motore di gioco EGO disegna con abbondanza di dettagli e velocità mantenendosi stabile sui 30 fotogrammi al secondo pur con qualche problema di v-sync.
Al contrario del gioco vero e proprio, i menù sono fastidiosamente affollati, impacchettati in un’interfaccia troppo concentrata a cercare soluzioni d’impatto invece di snellire le operazioni. Probabilmente è un effetto della collaborazione con X-Games, che ha conferito un look da sport estremo un po’ forzato. Si tratta comunque di una piccolezza, in quanto una volta che le quattro ruote toccano il tracciato e i motori ruggiscono nella polvere si ha a che fare con uno dei migliori titoli del genere mai realizzati.
Raffaele Cinquegrana
Aspetti Positivi: guida emozionante; longevo, vario e divertente; sistema di progressione incalzante; buon bilanciamento fra arcade e realtà; tecnicamente impressionante; funzione rewind anti-stress
Replay Value: ottimo. Tutte le opzioni delle gare in singolo migrano alla perfezione online, con ampie possibilità di personalizzazione
Aspetti Negativi: troppo arcade per gli appassionati di lunga data; menù d’impatto ma sovraffollati; buggy e pick-up lasciano a desiderare; niente variazioni climatiche
In Sintesi: con una curva a gomito in direzione arcade, Colin McRae: DiRT 2 è uno dei migliori titoli di corse fuoristrada in circolazione, adrenalinico, divertente, vario e ottimamente realizzato