Recensione/ Halo Wars

Dalla pura azione alla strategia, lo sfaccettato mondo di Halo torna a far parlare di sé senza l’aiuto di Master Chief, con l’ambizioso obiettivo di portare al successo anche su console il genere degli RTS

Halo Wars
Sviluppatore: Ensemble Studios
Editore: Microsoft Game Studios
Distributore: Microsoft
Genere: Strategia
Piattaforma: Xbox 360
Titoli correlati: Age of Empires III (PC); Command & Conquer 3 Tiberium Wars (PC, Xbox 360); Sid Meier's Civilization: Revolution (PlayStation 3, Wii, Xbox 360, Nintendo DS)

Tutti insieme appassionatamente

Halo va oltre Master Chief. Sebbene lo Spartan sia l’emblema della saga per Xbox, i numerosi romanzi hanno delineato una saga fantascientifica degna dei più blasonati lavori del genere. Halo Wars incastra un nuovo tassello nelle vicende dell’anello e racconta i primi scontri fra umani e Covenant vent’anni prima degli avvenimenti narrati in Halo: Combat Evolved. Al comando del sergente Forge ci si trova a fronteggiare Brute, Arbiter e gli immancabili Flood in una veste del tutto inusuale per una console: quella degli strategici in tempo reale.


La visuale in soggettiva lascia spazio a un’ampia inquadratura dall’alto e il mirino non punta più il bersaglio, bensì le proprie armate a cui impartire ordini di ricognizione, costruzione e di attacco. E’ sufficiente premere il tasto A per selezionare le truppe, o tenerlo premuto per evidenziarne molteplici, e direzionarle con la X verso un luogo specifico o un obiettivo da attaccare. In alternativa, i tasti dorsali sono delle ottime scorciatoie per selezionare tutte le unità in gioco o solo quelle visibili sullo schermo e, per una migliore organizzazione, il grilletto destro permette di evidenziare solo le armate di un certo tipo.

Anche lo spostamento sulla mappa beneficia di un analogo sistema di scorciatoie assegnate alla croce direzionale, che permette di muoversi ciclicamente fra le basi, armate e punti di scontro con estrema velocità. E’ proprio nel sistema di controllo che Halo Wars trova il suo banco di prova e, a conti fatti, il suo migliore alleato. Per un genere abituato alla libertà e velocità di mouse e tastiera, Halo Wars sfrutta il pad in maniera intuitiva e intelligente grazie anche a un completo ripensamento dell’interfaccia su schermo e del gameplay.

Se di primo acchito Halo Wars sembra piuttosto povero rispetto alle controparti per PC, la struttura di gioco offre molteplici spunti per mettere alla prova le proprie abilità strategiche e di pianificazione. A partire dalle basi su cui costruire caserme, officine di veicoli e velivoli, generatori di risorse – la moneta di scambio di Halo Wars –, di energia e di tecnologia sfruttando un pratico menù circolare la cui parte destra elenca i componenti realizzabili e quella sinistra i potenziamenti. Con un massimo di sei slot edificabili, è necessario decidere fin dal principio il mix di armate in modo da affrontare al meglio la missione proposta. Nel corso della campagna o nelle partite multiplayer è possibile insediare più basi, vincolate però a siti ben precisi che, ancora una volta, costringono il giocatore a cercare il miglior bilanciamento fra potenza di attacco e risorse disponibili.

E’ chiaro che tali semplificazioni siano volte a un pubblico il più eterogeneo possibile, ma contro le aspettative la soluzione risulta godibile e funzionale: i neofiti potranno avvicinarsi al genere senza grossi traumi, mentre gli appassionati apprezzeranno un sistema di gioco accattivante da sviscerare nella modalità Leggendaria in pieno stile Halo. L’atmosfera generale, infatti, richiama nei minimi particolari lo sparatutto di Bungie, dal comportamento delle truppe in gioco – gli Spartan possono prendere il controllo dei veicoli nemici, per esempio – ai combattimenti adrenalinici. Halo Wars pone in particolar modo l’accento sulla micro-gestione degli scontri, in cui è necessario selezionare accuratamente le armate di terra, veicoli e velivoli da confrontare secondo il classico meccanismo forbici-carta-sasso. Sviluppando gli upgrade necessari, inoltre, le armate dispongono di attacchi speciali da sferrare con il tasto Y e, tramite la croce direzionale, è possibile richiedere supporto alla nave spaziale per ulteriori attacchi speciali.

Intensa ma non particolarmente longeva, la campagna offre il meglio di sé grazie alla varietà delle 15 missioni e alla narrazione della vicenda, che procede tramite filmati di ottima qualità. Purtroppo, il motore grafico non è altrettanto ottimizzato e soffre di una fluidità appena sufficiente a fronte di una complessità grafica tutt’altro che impressionante. Online è possibile trovare una discreta comunità di giocatori per la modalità cooperativa a due giocatori o per le schermaglie che vedono sei comandanti – ciascuno con un potere speciale particolare – schierati in due squadre o in deathmatch. L’esperienza online è più che buona e le mappe permettono una discreta personalizzazione della strategia, anche se capita di avere ragione dell’avversario privilegiando la velocità di esecuzione alla pianificazione.

Nella mente di Microsoft, Halo Wars ha l’annoso obiettivo di portare su console il medesimo spirito innovativo riscontrato a suo tempo con Halo, grazie a un’oculata ristrutturazione della meccanica di gioco e del sistema di controllo. A conti fatti, il canto del cigno di Ensemble Studios riesce ampiamente nell’intento di coinvolgere una fetta di pubblico allargata senza per questo abbandonarsi a un semplicismo solo apparente. Halo Wars non ridefinisce la struttura tipica del genere, ma di certo costituisce un nuovo punto di partenza su cui costruire.

Raffaele Cinquegrana

Aspetti Positivi: atmosfera Halo d.o.c.; accessibile a tutte le utenze e profondo al punto giusto; campagna varia e ben narrata; ottimo adattamento del sistema di controllo
Replay Value: buono. Modalità co-op e schermaglie online.
Aspetti Negativi: struttura di gioco tradizionale; libertà limitata
In Sintesi: Halo Wars apre le porte degli RTS a un pubblico eterogeneo senza alienare i neofiti o gli appassionati, grazie all’ottimo adattamento del gameplay al sistema di controllo e alla profondità strategica che ha da offrire