Valve e il Nirvana dello Shooter

Difficilmente uno sviluppatore si è dimostrato in grado di lanciare tre prodotti dello stesso genere pressochè contemporaneamente e ottenere commenti entusiasmanti su ciascuno di essi. Con il trittico di uscite autunnali - Team Fortress 2, Portal e Half Life 2: Episode Two -, invece, Valve si è consacrata come la regina degli sparatutto, in grado di coniugare alla perfezione qualità, quantità ed originalità. Laddove si tratti di una vicenda ben narrata e costruita nel tempo come Half Life 2: Episode Two, oppure di rinnovare un gameplay come in Portal o, ancora, di creare uno dei più divertenti titoli multiplayer online arricchito da uno stile grafico d'eccellenza come in Team Fortress 2, Valve ha veramente superato se stessa.

L'abbattimento dei confini dei vari livelli di Portal - grazie a particolari armi che permettono la creazione di portali, appunto, fra pareti, pavimenti e soffitti - merita a mio avviso una menzione particolare, in quanto permette allo sparatutto di svincolarsi finalmente dai numerosi corridoi che hanno costretto il giocatore a seguire percorsi predefiniti fin dai tempi di Doom. Ma non è finita: l'atmosfera che permea il gioco raggiunge livelli strepitosi, con punte di frenesia imperdibili.

E con le ultime uscite in fatto di sparatutto - BioShock e Halo 3 in primis - c'è da stupirsi che ci si trovi nuovamente a parlare di shooter con l'entusiasmo che solitamente caratterizza le prove di titoli originali sotto tutti i punti di vista. I tre titoli di Valve sono inoltre raccolti in una collezione denominata The Orange Box, che contiene anche Half Life 2: Episode One, rendendola di fatto imperdibile per tutti gli appassionati o per i simpatizzanti del genere. A questo aggiungiamo il fatto che tutti i giochi sono disponibili per PC, Xbox 360 e PlayStation 3 (anche se la versione per console Sony non ha ancora una data definita).

Riferimenti:
[Eurogamer: The Orange Box review]

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