Okami, il Capolavoro Dietro l'Angolo

Se dopo 42 ore un gioco è ancora in grado di stupire, o anche soltanto di continuare a essere interessante, significa che tal gioco è davvero speciale. E' quanto sto sperimentando di persona con Okami, titolo per PlayStation 2 dell'osannato Clover Studios in uscita in versione europea il 9 febbraio. Lo stile grafico, da subito stupefacente, rimane originale anche dopo ormai due mesi di gioco, delineando quello che, a mio avviso, rimane uno dei capolavori artistici del 2006.

Andando oltre l'aspetto estetico, Okami è un pentolone in cui bollono decine di avventure, tutte memorabili, divertenti, appassionanti. Merito della narrazione che, pur dilungandosi in taluni punti, si mantiene fresca e ricca di sorprese svelate a regola d'arte. E se la lotta fra il bene e il male dovesse risultare indigesta per qualcuno, ci penseranno gli esilaranti personaggi in gioco a risollevare l'interesse, grazie all'ilarità della caratterizzazione e alle numerose gag presenti.

Stupisce anche il fatto che, in Okami, c'è sempre qualcosa da fare. Non rivaleggia certo con Oblivion, ma la libertà d'azione c'è e si sente, soprattutto quando si decide di dedicarsi alla ricerca dei numerosi tesori disseminati nella vasta landa del Giappone, oppure alle missioni secondarie affidate dai personaggi in gioco. L'acquisizione di nuovi poteri è altrettanto ben distribuita nell'avventura, rendendo piacevole rivisitare i luoghi per scavare in quel punto dove, poche ore prima, non era possibile.

Insomma, è da 42 ore che Okami mi ha catturato e ancora non riesce a lasciarmi andare. Proprio quando dietro la porta sembra esserci il fatidico "The End", ecco che il narratore tira le redini e mi conduce verso nuove mete. Un'avventura dovrebbe essere tale da principio fino al termine, proprio come Okami. Fra un paio di giorni sarà disponibile la versione europea: la raccomandazione è di non farselo sfuggire per nessun motivo.

Riferimenti:
[Sito ufficiale]
[Recensione]