A circa due settimane dal lancio ufficiale della nuova console Nintendo sul mercato europeo abbiamo avuto modo di provare, grazie alla disponibilità di Activision, alcuni titoli della loro line up Wii. Nelle varie postazioni erano presenti Marvel: La Grande Alleanza, Tony Hawk’s Downhill Jam, e infine Call of Duty 3. Sebbene tutti e tre i giochi fossero in versione non ancora definitiva, il codice era comunque abbastanza avanzato da poter trarre delle considerazioni sufficientemente attendibili.
Le prime impressioni ricevute si sono rivelate da subito positive a cominciare dal titolo più “tecnico” del trio, ovvero Call of Duty 3, che non è stato esentato da un immediato confronto con la versione Xbox 360. Sul piano generale il gioco e’ sostanzialmente identico alle altre console Next Gen, fatta eccezione per l’assenza della componente online. Non per colpa dei programmatori o per limiti hardware, bensì a causa dell’assenza di una struttura paragonabile al servizio Xbox Live per la gestione delle partite online. Indubbiamente un punto a sfavore per Call of Duty 3, privato di una parte fondamentale del divertimento, e un mezzo passo falso per Nintendo, il cui servizio online lascerà a desiderare nei primi mesi.
Sul piano video invece la visualizzazione è stata adattata al formato 480p. Rispetto all’originale 720p si nota un leggero downsample delle textures e della grafica generale. Il risultato rimane comunque ottimo, con molti elementi sullo schermo insieme ai numerosi effetti, fra cui il fumo delle esplosioni, che il chipset grafico non fatica a gestire restituendo movimenti sempre fluidi in grado di far dimenticare dopo solo pochi minuti la minore risoluzione video.
Quello che veramente distingue la versione per questa console dalle altre sono ovviamente i comandi. Call of Duty 3 funziona con Wii mote abbinato al Nunchuk, quest’ultimo per controllare il movimento del personaggio mentre il telecomando per muovere la visuale, sparare, selezionare le armi e così via. L’approccio con questo tipo di controlli risulta inizialmente ostico per questione di abitudine ai pad tradizionali. E’ fin troppo facile iniziare a ruotare continuamente su se stessi senza riuscire a fermarsi, nel tentativo di individuare la posizione da cui ci stanno sparando addosso nelle situazioni più concitate, questo solamente per aver mosso troppo il Wii mote. Fortunatamente il discorso cambia dopo aver calibrato la sensibilità e man mano che si prende confidenza; lo sporgersi da dietro i muri ruotando lateralmente il telecomando, prendere la mira (e tenerla) o guidare una jeep impugnando entrambi i controlli come un volante garantiscono nuova vita a un genere, quello degli FPS, che da anni viene riproposto in fotocopia. Gli amanti degli sparatutto disposti a sorvolare sulla mancanza del multiplayer online troveranno in Call of Duty 3 un valido titolo con cui iniziare la propria collezione per Wii.
Marvel: La Grande Alleanza e’ stato il secondo gioco provato, da poco recensito sulle pagine di Enter the Crackhouse in versione Xbox 360 e perciò ottimo banco di test. L’adattamento del gioco a 480p ha comportato meno sacrifici a livello visivo rispetto a Call of Duty 3, complice la minore complessità tecnica. Numerosi effetti visivi riempiono lo schermo con colori vivi e brillanti, anche se di tanto in tanto emerge qualche problemuccio grafico.
La struttura di gioco non ha subito modifiche nella trasposizione, mentre i controlli sono stati rivisti per essere adattati alle nuove periferiche. I movimenti dei personaggi vengono gestiti tramite il Nunchuk mentre con il Wii mote se ne controllano le azioni. I sensori di movimento sono stati implementati per l’esecuzione delle supermosse o l’attivazione dei poteri dell’eroe comandato al momento - ad esempio, eseguendo un affondo si attivano i raggi repulsori di Iron Man, mentre con un movimento ad arco si lancia lo scudo di Capitan America. Una vera chicca per gli appassionati di fumetti americani che potranno così immedesimarsi ancor più nel loro personaggio preferito.
L’ultima sessione di gioco si e’ svolta con Tony Hawk’s Downhill Jam, ultimo arrivato della fortunata serie dedicata al famoso skater, sviluppato in esclusiva per Wii secondo un concept differente da Tony Hawk’s Project 8. In questa versione vengono abbandonati gli skate park in favore di ripide colline posizionate in posti esotici, dove cimentarsi in una serie di gare di discesa e prove di abilità. Il titolo è spiccatamente arcade rispetto alle iterazioni precedenti. L’esecuzione dei trick e’ stata limitata e semplificata in funzione di una maggiore spettacolarità e frenesia d’azione, un compromesso che ricorda da vicino le differenze che incorrevano nel binomio SSX / Amped.
Pur non essendo mai entrato nello spirito della serie dedicata allo skater americano, devo ammettere di essermi divertito una volta impugnato il Wii mote con entrambe le mani (tenendolo quindi orizzontalmente) e controllato il mio alter ego digitale inclinandomi a destra e sinistra. Sono ancora scettico, però, sul risultato complessivo del gioco, la cui meccanica sembra essere fin troppo semplificata. Naturalmente, una prova più estesa della versione finale potrebbe rivelare lati nascosti che incrementino la longevità del titolo Activision.
Tirando le fila, le impressioni ricevute sono positive e dimostrano quanto Wii abbia da dire in merito. I dubbi circa le potenzialità tecniche della console non hanno trovato riscontro nei titoli provati, la cui veste grafica, seppur non cristallina, è risultata più che piacevole, soprattutto nel caso di Call of Duty 3. Resta da verificare l’operato dei team di sviluppo con le versioni complete, ma si può dire che Activision sia partita con il piede giusto.
Le prime impressioni ricevute si sono rivelate da subito positive a cominciare dal titolo più “tecnico” del trio, ovvero Call of Duty 3, che non è stato esentato da un immediato confronto con la versione Xbox 360. Sul piano generale il gioco e’ sostanzialmente identico alle altre console Next Gen, fatta eccezione per l’assenza della componente online. Non per colpa dei programmatori o per limiti hardware, bensì a causa dell’assenza di una struttura paragonabile al servizio Xbox Live per la gestione delle partite online. Indubbiamente un punto a sfavore per Call of Duty 3, privato di una parte fondamentale del divertimento, e un mezzo passo falso per Nintendo, il cui servizio online lascerà a desiderare nei primi mesi.
Sul piano video invece la visualizzazione è stata adattata al formato 480p. Rispetto all’originale 720p si nota un leggero downsample delle textures e della grafica generale. Il risultato rimane comunque ottimo, con molti elementi sullo schermo insieme ai numerosi effetti, fra cui il fumo delle esplosioni, che il chipset grafico non fatica a gestire restituendo movimenti sempre fluidi in grado di far dimenticare dopo solo pochi minuti la minore risoluzione video.
Quello che veramente distingue la versione per questa console dalle altre sono ovviamente i comandi. Call of Duty 3 funziona con Wii mote abbinato al Nunchuk, quest’ultimo per controllare il movimento del personaggio mentre il telecomando per muovere la visuale, sparare, selezionare le armi e così via. L’approccio con questo tipo di controlli risulta inizialmente ostico per questione di abitudine ai pad tradizionali. E’ fin troppo facile iniziare a ruotare continuamente su se stessi senza riuscire a fermarsi, nel tentativo di individuare la posizione da cui ci stanno sparando addosso nelle situazioni più concitate, questo solamente per aver mosso troppo il Wii mote. Fortunatamente il discorso cambia dopo aver calibrato la sensibilità e man mano che si prende confidenza; lo sporgersi da dietro i muri ruotando lateralmente il telecomando, prendere la mira (e tenerla) o guidare una jeep impugnando entrambi i controlli come un volante garantiscono nuova vita a un genere, quello degli FPS, che da anni viene riproposto in fotocopia. Gli amanti degli sparatutto disposti a sorvolare sulla mancanza del multiplayer online troveranno in Call of Duty 3 un valido titolo con cui iniziare la propria collezione per Wii.
Marvel: La Grande Alleanza e’ stato il secondo gioco provato, da poco recensito sulle pagine di Enter the Crackhouse in versione Xbox 360 e perciò ottimo banco di test. L’adattamento del gioco a 480p ha comportato meno sacrifici a livello visivo rispetto a Call of Duty 3, complice la minore complessità tecnica. Numerosi effetti visivi riempiono lo schermo con colori vivi e brillanti, anche se di tanto in tanto emerge qualche problemuccio grafico.
La struttura di gioco non ha subito modifiche nella trasposizione, mentre i controlli sono stati rivisti per essere adattati alle nuove periferiche. I movimenti dei personaggi vengono gestiti tramite il Nunchuk mentre con il Wii mote se ne controllano le azioni. I sensori di movimento sono stati implementati per l’esecuzione delle supermosse o l’attivazione dei poteri dell’eroe comandato al momento - ad esempio, eseguendo un affondo si attivano i raggi repulsori di Iron Man, mentre con un movimento ad arco si lancia lo scudo di Capitan America. Una vera chicca per gli appassionati di fumetti americani che potranno così immedesimarsi ancor più nel loro personaggio preferito.
L’ultima sessione di gioco si e’ svolta con Tony Hawk’s Downhill Jam, ultimo arrivato della fortunata serie dedicata al famoso skater, sviluppato in esclusiva per Wii secondo un concept differente da Tony Hawk’s Project 8. In questa versione vengono abbandonati gli skate park in favore di ripide colline posizionate in posti esotici, dove cimentarsi in una serie di gare di discesa e prove di abilità. Il titolo è spiccatamente arcade rispetto alle iterazioni precedenti. L’esecuzione dei trick e’ stata limitata e semplificata in funzione di una maggiore spettacolarità e frenesia d’azione, un compromesso che ricorda da vicino le differenze che incorrevano nel binomio SSX / Amped.
Pur non essendo mai entrato nello spirito della serie dedicata allo skater americano, devo ammettere di essermi divertito una volta impugnato il Wii mote con entrambe le mani (tenendolo quindi orizzontalmente) e controllato il mio alter ego digitale inclinandomi a destra e sinistra. Sono ancora scettico, però, sul risultato complessivo del gioco, la cui meccanica sembra essere fin troppo semplificata. Naturalmente, una prova più estesa della versione finale potrebbe rivelare lati nascosti che incrementino la longevità del titolo Activision.
Tirando le fila, le impressioni ricevute sono positive e dimostrano quanto Wii abbia da dire in merito. I dubbi circa le potenzialità tecniche della console non hanno trovato riscontro nei titoli provati, la cui veste grafica, seppur non cristallina, è risultata più che piacevole, soprattutto nel caso di Call of Duty 3. Resta da verificare l’operato dei team di sviluppo con le versioni complete, ma si può dire che Activision sia partita con il piede giusto.
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