Un angolo di Milano si è trasformato improvvisamente in un ritaglio di cuba, in occasione della presentazione alla stampa di Just Cause per Xbox 360, videogame prodotto da Eidos e distribuito da Leader. Nonostante l'aria pungente di fine settembre, il locale milanese Ondanomala ha fatto da sfondo - con tanto di sabbia di mare sotto i piedi - alle avventure dell'agente speciale Rico Rodriguez, eroe di turno impegnato nel sovvertire il governo corrotto dell'isola di San Esperito. Niente di meglio che provare il gioco con un sigaro cubano fra i denti, gentilmente offerto dagli organizzatori.
Just Cause attira immediatamente l'attenzione grazie alla realizzazione tecnica, fatta di colori vivaci che lasciano a bocca aperta e di modelli poligonali che si muovono (finalmente) con fluidità sulla console ammiraglia di Microsoft. I primi minuti di gameplay ricordano il vecchio Sly Spy: preso in mano il pad, Rodriguez si lancia in volo libero dall'aereo, apre il paracadute e atterra sull'isola di San Esperito, sempre sotto il costante controllo del giocatore il quale governa l'agente segreto con estrema naturalezza. Si passa immediatamente a uno scontro a fuoco sulla spiagga e, nonostante il tutto sia estremamente semplificato da un sistema di mira fin troppo automatico, l'azione scorre veloce e fluida come nei migliori action movie hollywoodiani. Sgominata la banda di militari si prende il controllo di un autocarro con mitragliatrice, ed è solo l'inizio di un inseguimento pirotecnico che coinvolge anche un elicottero.
Insomma, le prime scene sono una miscela di genialità che gioverebbero al gioco la palma di miglior inizio in assoluto. Just Cause tenta di divincolarsi dalle similitudini con Grand Theft Auto introducendo elementi altamente scenografici e spettacolari, che forse penalizzano leggermente la libertà d'azione, ma che risultano di sicuro effetto. Perchè, nel profondo, Just Cause deve molto al titolo Rockstar. E' un gioco basato sulla libertà d'azione, sulle centinaia di side quest e su una vicenda da affrontare con i propri tempi, fra corse, scontri a fuoco e sessioni di guida.
Sicuramente siamo di fronte a un gioco che sa come mettersi in mostra. Come ho anticipato, Just Cause è una gioia per gli occhi, potendo contare su modelli poligonali ben fatti e animati e una serie di effetti speciali fra cui spicca il motion blur. E non è da poco il fatto che cotanta beltà sia aggrazziata da una fluidità più che buona, cosa purtroppo rara sulla piattaforma Microsoft.
Le premesse sono veramente buone, c'è solo da augurarsi che le ottime idee mostrate in principio non si esauriscano in poco tempo, lasciando spazio, invece, alla ripetitività.
Just Cause attira immediatamente l'attenzione grazie alla realizzazione tecnica, fatta di colori vivaci che lasciano a bocca aperta e di modelli poligonali che si muovono (finalmente) con fluidità sulla console ammiraglia di Microsoft. I primi minuti di gameplay ricordano il vecchio Sly Spy: preso in mano il pad, Rodriguez si lancia in volo libero dall'aereo, apre il paracadute e atterra sull'isola di San Esperito, sempre sotto il costante controllo del giocatore il quale governa l'agente segreto con estrema naturalezza. Si passa immediatamente a uno scontro a fuoco sulla spiagga e, nonostante il tutto sia estremamente semplificato da un sistema di mira fin troppo automatico, l'azione scorre veloce e fluida come nei migliori action movie hollywoodiani. Sgominata la banda di militari si prende il controllo di un autocarro con mitragliatrice, ed è solo l'inizio di un inseguimento pirotecnico che coinvolge anche un elicottero.
Insomma, le prime scene sono una miscela di genialità che gioverebbero al gioco la palma di miglior inizio in assoluto. Just Cause tenta di divincolarsi dalle similitudini con Grand Theft Auto introducendo elementi altamente scenografici e spettacolari, che forse penalizzano leggermente la libertà d'azione, ma che risultano di sicuro effetto. Perchè, nel profondo, Just Cause deve molto al titolo Rockstar. E' un gioco basato sulla libertà d'azione, sulle centinaia di side quest e su una vicenda da affrontare con i propri tempi, fra corse, scontri a fuoco e sessioni di guida.
Sicuramente siamo di fronte a un gioco che sa come mettersi in mostra. Come ho anticipato, Just Cause è una gioia per gli occhi, potendo contare su modelli poligonali ben fatti e animati e una serie di effetti speciali fra cui spicca il motion blur. E non è da poco il fatto che cotanta beltà sia aggrazziata da una fluidità più che buona, cosa purtroppo rara sulla piattaforma Microsoft.
Le premesse sono veramente buone, c'è solo da augurarsi che le ottime idee mostrate in principio non si esauriscano in poco tempo, lasciando spazio, invece, alla ripetitività.