Peplum
Ratchet: Gladiator
Sviluppatore: Insomniac Games
Editore: Sony Computer Entertainment Europe
Distributore: Sony Computer Entertainment Italia
Genere: Shooter
Piattaforma: PlayStation 2
Titoli correlati: Conker Live & Reloaded (Xbox); Unreal Championship 2: The Liandri Conflict (Xbox); Ratchet & Clank 3 (PlayStation 2)
Nella vita di un platform game, specie se di successo, arriva inevitabilmente il momento in cui scegliere se trasformarsi in un titolo di corse o in uno sparatutto. Espandendo le sezioni shooter viste nel terzo episodio della serie, il famoso Lombax ha scelto la seconda opzione. Come suggerisce il nome, Ratchet si trova suo malgrado nei panni di un gladiatore, impegnato a combattere nelle arene del DreadZone, una “sanguinolenta” trasmissione televisiva che ricorda, seppur da lontano, Smash TV.
Lo schema di gioco si allinea ai più classici sparatutto con visuale in terza persona e le componenti platform che hanno fatto la fortuna del franchise sono ora delle mere sezioni di contorno, utili per trasferirsi da una sezione all’altra. Già in Ratchet & Clank 3, il gioco aveva dimostrato un certo savoir faire nel campo degli shooter e il nuovo episodio non è da meno. Uno dei problemi maggiori del titolo Insomniac, però, risiede nel design specificatamente studiato per l’azione multiplayer online, che rende le sessioni in single player meno entusiasmanti rispetto al passato.
Nelle arene, Ratchet è accompagnato da due robot, utili alleati non solo per incrementare la potenza di fuoco, ma anche per superare alcune parti specifiche dello stage. Impartendo dei semplici comandi tramite la croce direzionale, infatti, è possibile chiamare a sè i droni o, per esempio, inviarli in avanscoperta per disattivare scudi energetici. Rispetto all’arsenale disponibile nel terzo episodio, in Gladiator si hanno a disposizione “soltanto” 10 armi, modificabili, però, in decine e decine di modi differenti con i potenziamenti Alfa e Beta. Mentre i primi vengono applicati automaticamente in base all’esperienza acquisita con le singole armi, i secondi possono essere assegnati manualmente e variano l’effetto ottenuto dai propri proiettili.
Dal punto di vista tecnico, Insomniac ha nuovamente centrato il bersaglio, grazie a un motore grafico più che buono, in grado di sostenere l’azione con una fluidità ottimale, fatta eccezione per rarissimi rallentamenti. Texture discretamente dettagliate e ottimi modelli poligonali fanno di Ratchet: Gladiator un titolo dalla cosmesi molto piacevole. Come in Jak X, sottolineiamo l’elevata qualità del doppiaggio in italiano e dei dialoghi in generale, sempre divertenti e ben scritti. Quattro capitoli in tre anni possono sembrare un po’ troppi, ma la deviazione verso gli shooter in terza persona è comunque ben riuscita, soprattutto in virtù della modalità online.
Raffaele Cinquegrana
Aspetti Positivi: upgrade di armi ben congegnato; sistema di controllo preciso; filmati e dialoghi divertenti
Replay Value: Ottimo. Multiplayer online ben fatto
Aspetti Negativi: in single player diviene noioso dopo poco tempo; arene multiplayer riciclate per la modalità offline
In Sintesi: Ratchet se la cava discretamente bene nelle nuove vesti di gladiatore. Sfruttare la modalità online è quasi d’obbligo
[Pubblicata originariamente su HighScore il 04/01/06]