Earthion / Dreams of Another / Sonic Wings Reunion - CG Live 10/10/2025

Ultimamente stanno uscendo un po' di shoot'em up a scorrimento che mi fanno tornare a quand'ero un ragazzino (ma anche bambino se pensiamo agli anni '80). Con gli shoot'em up ho un rapporto molto stretto: sono i giochi che mi hanno formato - insieme a i platform game - e che mi hanno da sempre affascinato. Dai tempi di Defender, mi attaccavo al coin-op guardando gli altri giocare e rimanevo abbagliato dalle esplosioni e dall'adrenalina dei movimenti veloci. Sarebbero troppi da elencare e di molti nemmeno ricordo il nome. Sta di fatto che quando vedo un'astronave che spara mi accendo. I neuroni si attivano e automaticamente il pensiero va a quei tempi andati.

Non è un caso, quindi, che nella puntata di oggi troviate ben due shoot'em up a cui mi sono dedicato. Earthion è il nuovo gioco dello studio di Yuzo Koshiro concepito per Megadrive ma con meccaniche aggiornate. È elegante nella sua pixel art dettagliatissima, innovativo nel suo sistema di upgrade e sfidante al punto giusto per non farsi abbandonare dopo una mezz'ora di gioco in cui si muore male. Insomma, ha carattere e ti prende mentre eviti proiettili a iosa cercando di sopravvivere almeno fino al livello successivo.

L'altro gioco è Sonic Wings Reunion, un nuovo episodio della saga di shoot'em up verticali che arriva a 27 anni di distanza dall'ultimo capitolo. Si possono scegliere 8 personaggi diversi (a cui se ne aggiungono 2 da sbloccare soddisfando determinate condizioni), ciascuno con le sue peculiarità di sparo e bomba, a cui si può affiancare un amico oppure la CPU (in quest'ultimo caso da richiamare all'occorrenza per lanciare un attacco speciale). I livelli però sono brevi e i boss un po' anonimi (vogliamo parlare dell'ultimo boss? Sembrava uno scherzo!) e il prezzo a cui viene venduto è un po' troppo alto per essere appetibile. Ma su Switch si può giocare anche in verticale, vedendo finalmente l'azione più in grande rispetto alla versione in 16:9 con le bande a lato.

Abbiamo anche parlato di Dreams of Another, il nuovo gioco dell'artista multimediale Baiyon, direttore di PixelJunk Eden. Si tratta di un gioco esistenzialista, dalla realizzazione tecnica trasognante e dal concetto unico nel suo genere. "Non c'è creazione senza distruzione". Da qui deriva il gameplay, dove sparando si costruisce invece di distruggere. Alla base di tutto ci sono diversi pensieri su cui ragionare per tutta la vita: le ragioni dell'arte, l'attaccamento alle cose materiali, la ricerca di se stessi e così via. È un gioco che funziona molto male in quanto gioco (raramente mi è capitato di essere così annoiato col pad in mano), ma che ti rimane inesorabilmente in testa. Diventa un chiodo fisso e le domande che ti pone non puoi fare a meno di portartele con te per molti giorni dopo aver concluso l'esperienza. E non è forse questo il concetto più alto di "arte"?

Nella puntata di questa settimana abbiamo trattato anche notizie non proprio piacevoli. Fra nuovi licenziamenti e chiusure sono spiccate una lettera aperta dei dipendenti di Build a Rocket Boy alla dirigenza dopo il fallimento di Mindseye e un post su LinkedIn di Glenn Israel, ex dipendente di Halo Studios, da cui traspariva tanta amarezza.

Vi lascio come al solito i link al podcast qui sotto: buon ascolto e buona visione!

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