Chiacchierato, divisivo, incensato, deriso... Death Stranding è sempre oggetto di divisioni. Quando uscì, a fine 2019, aveva in qualche modo anticipato la solitudine che avremmo vissuto di lì a qualche mese con la pandemia COVID-19. È stato un gioco iconico, potente, ma che non tutti hanno apprezzato. Il suo gameplay compassato, il ritmo incostante, la storia diluita e difficile da seguire hanno spezzato il filo che teneva alcuni appassionati legati al corriere Sam "Porter" Bridges. Ma chi lo ha apprezzato lo ha subito messo nel novero delle grandi esperienze da provare almeno una volta nella vita. Kojima non è per tutti, questo lo abbiamo capito.
Ora che è arrivato il secondo episodio, alcune delle discussioni si sono rianimate, con in più le accuse di essere un seguito che aggiunge poca dell'imprevedibilità tipica del designer giapponese. Eppure, Death Stranding 2: On the Beach sta accogliendo nuovi sostenitori proprio grazie al suo voler essere più accessibile. Per parlarne con maggior cognizione di causa abbiamo chiamato con noi Stefania Sperandio di SpazioGames, critica videoludica e grande conoscitrice delle opere di Kojima. Abbiamo parlato dell'eredità che Death Stranding lascia al mondo videoludico, dei seguiti, degli open world, di cosa ci è piaciuto e cosa meno di questo nuovo capitolo. Ne è uscita una bellissima chiacchierata che analizza il gioco e che, perdonatemi l'audacia, va anche oltre.
Nella puntata di questa settimana abbiamo anche parlato di The Alters, un altro gioco che ha catturato la nostra attenzione fin dal primo annuncio. È un gioco che ci mette davanti a uno specchio che, invece di mostrare come siamo, ci mostra come potremmo essere se la nostra vita avesse preso una piega diversa. Se a quel particolare bivio avessimo scelto di fare una cosa invece di ciò che abbiamo effettivamente fatto. Anche in questo caso, per analizzarlo meglio ci siamo avvalsi del prezioso contributo di Mara Sanvitale, podcaster di Deus Ex Podcast insieme a Simone Tagliaferri e autrice della newsletter Deus Ex Machina.
Infine, abbiamo provato anche Deliver at All Costs. Dato che abbiamo parlato di consegne con Death Stranding, perché non fare un giro in un gioco che parla sempre di consegne, ma in modo diametralmente opposto? Sì, perché in Deliver at All Costs le consegne sono moooolto più rocambolesche: piloteremo un pick-up e viaggeremo a tutta velocità nella città rompendo qualsiasi cosa si trovi sul nostro percorso. Peccato che il gioco, pad alla mano, sia meno divertente rispetto alle premesse.
In questa puntata trovate anche un fantastico fuori programma: i nostri ascoltatori ci hanno recapitato in diretta un pacco, che abbiamo aperto insieme a voi. Cosa conteneva? Ascoltate la puntata per scoprirlo!
Ecco tutti i link:
Audio:
- Spotify: https://open.spotify.com/episode/0pHi6sEasfB2bkHxDhLqDy
- Apple Podcast: https://podcasts.apple.com/it/podcast/death-stranding-2-the-alters-deliver-at-all-costs-cg/id527727573?i=1000714873272
- Amazon Music: https://music.amazon.com/podcasts/c9b878aa-9b23-43d1-9d3b-5c679ca744bf/episodes/d4dc445e-eb88-4bd6-a798-ae44ff244597/console-generation-death-stranding-2-the-alters-deliver-at-all-costs---cg-live-27-06-2025
- Spreaker: https://www.spreaker.com/episode/death-stranding-2-the-alters-deliver-at-all-costs-cg-live-27-06-2025--66781050
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