Crime O'Clock: dalla Settimana Enigmistica al videogioco

Nella puntata di questa settimana parliamo di un gioco che sicuramente abbiamo provato almeno una volta nella vita quando andiamo in vacanza. Si tratta di un "hidden object" game, ovvero un gioco in cui bisogna trovare degli oggetti o persone all'interno di disegni intricatissimi. Se ne vedono all'interno della Settimana Enigmistica, il giornale più venduto nel periodo estivo. Perché non portare un concetto del genere anche in un videogame? Ci ha pensato Bad Seed, che con il suo Crime O'Clock riprende proprio quei canoni, trasformando la ricerca di oggetti in ricerca di persone per risolvere dei crimini intertemporali. Il che significa che bisognerà analizzare la scena nel presente, nel passato e nel futuro.

Si tratta di un concetto molto semplice e altrettanto accattivante, che vede nella direzione artistica del gioco un'incredibile quantità di dettagli che vi lascerà a bocca aperta. Per approfondire il gioco, abbiamo invitato Matteo Sciutteri e Luca Baggio, rispettivamente il direttore creativo e quello artistico di Crime O'Clock. Ne è uscita una chiacchierata frizzante nei toni e profonda nei contenuti, attraverso cui abbiamo capito ancora una volta cosa significa sviluppare un nuovo videogioco. Anche quando si tratta di cominciare tutto da capo dopo che un concept precedente non ha suscitato grande interesse.

Questa puntata è stata caratterizzata anche da un altro puzzle game, ovvero Viewfinder, il gioco di Sad Owl Studios che permette letteralmente di appiccicare le fotografie sull'ambiente e di trasformarne il soggetto in uno scenario 3D interattivo. In pratica, in Viewfinder si entra dentro nelle fotografie, per un rompicapo che ci porta a pensare fuori dagli schemi. È una caratteristica vincente, che ci è piaciuta tantissimo e che consigliamo a tutti gli appassionati del genere e non.

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