Soulstice: intervistiamo gli sviluppatori

Il fatto che Soulstice contenga la parola "Soul" non significa che sia un souls-like. Tutt'altro. Ce lo hanno spiegato Fabio Pagetti e Marco Mortillaro - rispettivamente Creative Director e Lead Game Designer del gioco - nell'intervista che trovate nella puntata di questa settimana.

Soulstice è un gioco d'azione in terza persona, veloce e stiloso come Devil May Cry o Bayonetta. Che poi sono due fra i giochi a cui si sono ispirati gli sviluppatori per concepirlo. Tutto è partito dalla volontà di fare il salto verso i giochi d'azione. Reply Game Studios, infatti, aveva già realizzato due videogiochi (Lupo Solitario e Theseus), ma l'azione non era certo uno degli ingredienti fondamentali. Prima una presentazione, con tanti riferimenti visivi e poche parole. Poi la creazione del sistema di combattimento: doveva essere veloce e dare soddisfazione. Di pari passo la creazione del personaggio, anzi, dei personaggi: due sorelle legate indissolubilmente l'una all'altra, come se una fosse la mano e l'altra la mente del duo. Ma solo l'unione di personaggi e combattimento ha definito quello che poi sarebbe diventato Soulstice. Perché, come ci ha spiegato Fabio Pagetti, dei personaggi così dinamici hanno bisogno di un sistema di combattimento altrettanto dinamico. 

Avere gli sviluppatori su Console Generation ci piace moltissimo, perché riusciamo a capire cosa c'è dietro un videogioco. Ci permette di approfondire le dinamiche di creazione ancor prima di poterci giocare e, quindi, di apprendere le motivazioni alle spalle delle loro scelte senza giudizio su quello che è il prodotto finale. La chiacchierata con Fabio e Marco ha spaziato fra numerosissimi argomenti per una puntata davvero imperdibile.

Anche questa settimana ci siamo dilungati più del solito, ma volevamo dare spazio anche all'Olympic Virtual Series Motor Sport Event, che ha visto l'italiano Valerio Gallo trionfare nella competizione olimpica dedicata a GT Sport.

Buon ascolto e buona visione!





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