Resident Evil Village: fra vampiri, licantropi e mostri vari

Quanta acqua sotto i ponti è passata da quando è arrivato Resident Evil per la prima volta. Su PlayStation, nel 1996, con inquadrature fisse, uno stile da B Movie e tanto, tanto terrore per noi videogiocatori. Ora che è arrivato Resident Evil Village, viene da chiedersi quanto ci sia in comune con quella visione originaria. E se le cose in comune siano ancora attuali, come le chiavi improbabili nascoste in posti ancor più improbabili che aprono porte sempre più improbabili. Ma alla fine, queste cose gliele perdoni, perché "Resident Evil è Resident Evil".

Perché questo Resident Evil Village ha un'atmosfera da paura. Non perché faccia effettivamente paura - il settimo capitolo è molto, ma molto più spaventoso - ma perché è caratterizzata da una cura per i particolari eccezionali. Siano essi i dettagli delle stanze dal sapore settecentesco, oppure gli scorci annegati nella nebbiolina, o ancora i lugubri sotterranei che vi troverete a navigare.

Il fatto che faccia meno paura non è necessariamente un lato negativo. La tensione c'è, qualche salto dalla sedia lo farete, ma l'impronta più votata all'azione aumentano il ritmo e, di conseguenza, la prevedibilità degli eventi. Ma non mancheranno anche delle sezioni che faranno riaffiorare quella paura atavica dell'ignoto. Ci sarebbe piaciuto averne di più, di queste sensazioni, ma anche così hanno rappresentato un piacevole cambio di passo per un gioco che procede spesso speditamente verso il proprio obiettivo.

E' difficile parlarne senza fare anticipazioni che vi rovinerebbero l'esperienza. Nella puntata di questa settimana abbiamo camminato sulle uova per evitare di dire qualcosa di troppo. Un'attenzione che pensiamo traspaia chiaramente dalle nostre parole. Ma in sunto, Resident Evil Village è un bel gioco? Assolutamente! E questo è probabilmente ciò che basta sapere.
 
Il resto lo commenteremo nelle prossime settimane, sui nostri canali social, quando il rischio degli spoiler sarà meno evidente. Fino ad allora, vi auguriamo buon viaggio nel villaggio rumeno che è il vero protagonista di questo titolo.

Buon ascolto e buona visione!







Commenti