Recensione/ Red Dead Redemption

L'open world si apre al vecchio west, fra sparatorie, corse a cavallo e immense vallate che nulla hanno da invidiare alle città di Grand Theft Auto. Tanta atmosfera e ricchezza di contenuti sono gli assi nella manica di Rockstar San Diego.

Red Dead Redemption
Sviluppatore: Rockstar San Diego
Editore: Rockstar Games
Distributore: CiDiVerte
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360 (disponibile per PlayStation 3)
Titoli correlati: Grand Theft Auto IV (PC, PlayStation 3, Xbox 360); Prototype (PlayStation 3, Xbox 360); Red dead Revolver (PlayStation 2, Xbox); Just Cause 2 (PC, PlayStation 3, Xbox 360)

1000 dollari sul nero

Descrivere Red Dead Redemption come una riedizione di Grand Theft Auto sugli zoccoli è un'affermazione corretta ma al tempo stesso riduttiva. La struttura di micromissioni di cui è costellato il vastissimo mondo di gioco è chiaramente la stessa, così come la focalizzazione della narrazione sullo sviluppo del personaggio e della vicenda sulla falsariga delle pellicole cinematografiche. Seguendo John Marston sulla strada della vendetta mentre sgomina uno a uno i vecchi compagni di banda, si prende confidenza con un set che da solo è in grado di cambiare le regole del gioco, a partire dalla gestione degli spazi. Da nord a sud fino al Messico, si attraversano praterie immense e catene montuose che offrono uno spaccato verosimile dell'America occidentale dei primi del '900, quando "gli uomini d'affari divenivano i nuovi cowboy". Il ritmo rallenta drasticamente e insieme alla musica pacata invita il giocatore a immedesimarsi nel contesto, prendendosi tutto il tempo per ammirare gli splendidi paesaggi ritratti con rara maestria.


La cavalcatura - con cui creare un vero e proprio legame che porta all'incremento delle statistiche - costituisce un mezzo di locomozione un po' più difficile da domare almeno per le prime ore di gioco, ma che diviene poi la naturale evoluzione delle proprie gambe. Complici le superbe animazioni, andare al trotto, galoppare o semplicemente andare al passo verso il tramonto ha quel "non-so-che" di impagabile rispetto al controllo di un auto. E si cavalca parecchio, viste le enormi distanze che si solcheranno durante le oltre 20 ore di gioco che costituiscono la missione principale, che raddoppiano o triplicano facilmente se solo ci si lascia trasportare dalle miriadi di attività da svolgere. La vastità del territorio è adeguatamente controbilanciata da una serie di missioni secondarie affidate dai passanti che rendono la propria permanenza col titolo Rockstar ancora più ricca e piacevole. Oppure ci si può dedicare a missioni di caccia - magari scontrandosi contro pericolosi orsi -, raccogliere fiori ed erbe, per poi rilassarsi nel salooon di zona per una partita a poker, blackjack o a uno degli altri minigiochi a disposizione.


Distrazioni più o meno profonde ma che in ogni caso danno vita all'avventura senza che vi sia l'urgenza di proseguire verso un nuovo capitolo della vicenda principale. Delinquere svaligiando banche o fare del bene aiutando i passanti modifica il proprio allineamento, ma come in Fable II nulla è permanente: dopo aver condotto una vita allo sbando è sufficiente dedicarsi a fare del bene per riportare la fama su livelli accettabili. Ciononostante, l'ambiente di gioco è più che credibile e risponde adeguatamente alle proprie azioni, con personaggi non giocanti che scappanno spaventati alla vista di un criminale o che addirittura si assembrano per tenerlo a distanza. Non sarebbe un vero Western senza sparatorie. Ve ne sono in abbondanza e ricreano anche in questo caso con dovizia di particolari le situazioni viste al cinema. Un sistema di coperture efficace rende il tutto più accattivante e l'abilità "DeadEye" permette di sgominare intere bande con estrema semplicità, anche troppa a dire il vero.


Parte dell'esperienza di gioco approda anche online, con varianti sul tema del deatmatch e di Cattura la bandiera accompagnate dall'attesissima modalità di gioco libero, in cui diverse bande di pistoleri si affrontano a cielo aperto. Se da un lato le modalità tradizionali funzionano a dovere pur senza offrire nulla di sostanzialmente nuovo, l'opzione Free Roam si rivela l'esatto opposto della modalità in singolo, ovvero un grossissimo contenitore vuoto, senza contenuti che spingano i giocatori a proseguire il proprio viaggio. C'è la speranza che in futuro vi siano maggiori contenuti scaricabili, ma a distanza ormai di mesi dal lancio possiamo affermare che la situazione non è cambiata, lasciando l'enorme potenziale insito in Red Dead Revolver in balia di se stesso.


Nel complesso della magnificente realizzazione tecnica stona notare una certa mancanza di cura nelle rifiniture di alcune situazioni, che vanno dalle animazioni risibili del personaggio principale ai numerosi e pittoreschi bug grafici. Il sistema di controllo non è sempre preciso e crea qualche grattacapo soprattutto durante le cavalcate. Manca purtroppo il doppiaggio in lingua italiana, relegando ai piccolissimi sottotitoli la narrazione di una vicenda sfaccettata e complessa, col rischio di perdersi importanti passi nel mezzo dell'azione. Buono l'accompagnamento musicale, che riprende gli strumenti tipici degli spaghetti western pur se parecchio distanti dai fasti creativi di Ennio Morricone.


In definitiva, Red Dead Redemption riprende con successo la formula divenuta quasi prevedibile con Grand Theft Auto, adattandola a un nuovo scenario videoludico che non ha mai vissuto un'avventura di questa statura. Un capolavoro nel suo genere - sebbene sia meno "spaghetti" di quanto i programmatori oltreoceano vogliano farci pensare - in cui contenuti, versatilità e libertà d'azione convivono all'interno di una narrazione ben strutturata e caratterizzata.

Raffaele Cinquegrana

Aspetti Positivi: mappa incredibilmente ampia; molteplici attività da svolgere; atmosfera eccellente; realizzazione tecnica notevole; si crea un legame con il proprio cavallo
Replay Value: ottimo. Nonostante le modalità online non siano ben rifinite, Red Dead Redemption durerà molto a lungo, anche in singolo
Aspetti Negativi: sottotitoli in italiano molto piccoli; animazioni talvolta legnose; modalità free roam online senza contenuti; alcuni (divertenti) bug grafici
In Sintesi: Red Dead Redemption lascia che l'atmosfera del vecchio West coinvolga lentamente ma inesorabilmente il giocatore, che ne rimarrà letteralmente rapito

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