Recensione/ Blue Dragon Plus

Da Xbox 360 a Nintendo DS, il titolo di Mistwalker si trasforma in un RPG strategico in tempo reale che esamina le avventure di Shu e compagni a un anno di distanza. Nonostante il curriculum degli sviluppatori, nuovi intoppi minano il suo potenziale

Blue Dragon Plus
Sviluppatore:Mistwalker/Brownie Brown
Editore: Ignition enterteinment
Distributore: Leader
Genere: Strategia/RPG
Piattaforma: Nintendo DS
Titoli correlati: Blue Dragon (Xbox 360), Final Fantasy XII: Revenant Wings (Nintendo DS); Heroes of Mana (Nintendo DS)

Nel blu, dipinto di blu

E' trascorso un anno da quando Shu e compagni hanno sventato la minaccia che il malvagio Nene aveva gettato sul mondo. Ora il gruppo è nuovamente chiamato a rapporto per investigare su una misteriosa Ombra a tre teste che non lascia presagire nulla di buono. Con questo semplice pretesto, Blue Dragon Plus prova ad approfondire la debole trama proposta su Xbox 360 con vari retroscena sui personaggi e mettendo in nuova luce le figure degli allora antagonisti. Non è necessario aver giocato l'originale per godersi Blue Dragon Plus, in quanto vi sono abbondanti informazioni per una transizione quasi indolore. Il nuovo titolo di Mistwalker passa dal tradizionale RPG allo strategico in tempo reale più adatto alle console portatili. In questo caso, il doppio schermo della console Nintendo calza a pennello, riservando lo schermo superiore alla mappa di gioco e quello inferiore all'azione.

Scompaiono completamente le sezioni di esplorazione libera in favore di un sistema di mappe ad albero - o stanze - accessibili a mano a mano che si completano le missioni: alcune di queste stanze procedono con la trama, altre offrono delle side quest relative ai singoli personaggi per un totale di circa 30 ore di gioco. Fuori dalla battaglia, un fornito set di opzioni permette la gestione del gruppo, dei singoli personaggi e dei vari accessori di cui rifornirsi al consueto negozio ricco di rarità. E' anche possibile creare delle unità meccaniche per rinforzare le proprie fila, tramite un editor che si distingue per semplicità e personalizzazione. Le battaglie sono indubbiamente il cuore di Blue Dragon Plus e si svolgono completamente in tempo reale. A colpi di stylus si impartiscono ordini ai singoli appartenenti al gruppo tramite un sistema di icone piuttosto semplici e immediate. Magie e attacchi speciali con le Ombre - ovvero le proiezioni dei cuori dei protagonisti - sono all'ordine del giorno, così come non mancano abilità caratteristiche dei singoli personaggi. Per essere uno strategico in tempo reale, il titolo di Mistwalker pretende un po' troppo in termini di gestione dei personaggi sul campo, soprattutto quando a cappello di tutto vi è una griglia di gioco gestita in modo del tutto inadeguato.
Sono i movimenti a creare i primi intoppi di giocabilità: anche spostarsi in linea retta può divenire un affare problematico per i nostri eroi, che sembrano preferire la via più lunga e sono spesso indecisi su come aggirare gli ostacoli. Quando si spostano gruppi numerosi nel mezzo della battaglia la situazione peggiora ulteriormente e si assiste a irritanti "balletti" fra un punto e l'altro senza che il personaggio riesca a raggiungere la meta o, ancor peggio, fuggire da un nemico. Anche il puntamento dello stylus, per quanto veloce, non sempre è particolarmente preciso a causa della griglia invisibile. Per lo stesso motivo, indirizzare un attacco speciale che si sviluppa in linea retta può risultare più faticoso del previsto, con la conseguente perdita di secondi preziosi che possono mettere il gruppo sotto scacco. Infine, l'assenza di una selezione diretta dei personaggi e la visuale non regolabile in altezza rende difficoltosa l'identificazione dei 16 personaggi a cui assegnare i comandi: con solo una manciata di pixel, nemmeno la mano di Akira Toriyama poteva di più. Ne consegue un'esperienza di gioco a volte confusionaria, in cui la strategia lascia presto il passo agli attacchi in massa, incuranti dei consigli strategici dispensati nel corso dell'avventura.
Sarebbe stata auspicabile una maggiore attenzione ai canoni caratteristici degli strategici in tempo reale degli ultimi anni, invece dell'insolito mix con il tradizionale e limitato sistema di gioco a griglia. Le idee in campo sono buone e la realizzazione tecnica si distingue per la qualità delle musiche e dei filmati, ma nel complesso Blue Dragon Plus non tradisce le aspettative, ma nemmeno le supera.

Raffaele Cinquegrana

Aspetti Positivi: sistema di gioco accessibile e completo; filmati ben realizzati e belle musiche; costruzione Mecha Robo
Replay Value: discreto. Mappe rigiocabili in qualunque momento con difficoltà maggiore per i completisti
Aspetti Negativi: a volte confusionario; gestione dei movimenti carente; sistema a griglia male implementato
In Sintesi: gli appassionati troveranno in Blue Dragon Plus il giusto completamento dell'opera prima, a patto di fare i conti con un sistema di gioco tutt'altro che ottimizzato

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