[Aggiornamento: alla vicenda relativa a PlayStation 2 e Hardstore mancava l'epilogo della Cassazione] Il Tribunale Civile di Milano ha confermato in appello l'ordinanza che dichiara illegali i mod chip e cartucce atte a far girare software pirata sulle console Nintendo. In particolare, ha ordinato alla società PCBox Srl di Firenze di cessare immediatamente la distribuzione di tali dispositivi - fra cui la famosissima R4 Revolution per Nintendo DS - in quanto nascono con il preciso intento di consentire l'uso di copie illegali e non di espandere le funzionalità delle console come dichiarato in sua difesa dalla società toscana.
Nel dicembre del 2005, una sentenza del tribunale di Bolzano aveva assolto il rivenditore Hardstore dalle accuse da parte di Sony per via della vendita del mod-chip per PlayStation 2 disponendo che "La funzione primaria e prevalente del chip non è quella di consentire l’uso di copie “pirata”, bensì di utilizzare la Playstation in tutte le sue potenzialità [...] come computer.". Tale sentenza, però, fu ribaltata dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 33768 dichiarò l'illegalità della vendita dei mod-chip per la console Sony in quanto violavano il diritto d'autore.
Nintendo aveva depositato un ricorso cautelare presso il Tribunale Civile di Milano contro la PCBox Srl lo scorso novembre, ottenendo a gennaio l'ordine di ritiro della merce incriminata da parte degli imputati e, oggi, la conferma di tale ordinanza. Dal comunicato Nintendo emerge che in Italia la percentuale di pirateria nel settore dei videogiochi è salita dal 40% nel 2006 al 67% nel 2007 con un mercato illegale del valore di oltre 556,5 milioni di euro. Fra tutte le console in commercio, infatti, solo PlayStation 3 è attualmente immune al fenomeno della pirateria.
Nel dicembre del 2005, una sentenza del tribunale di Bolzano aveva assolto il rivenditore Hardstore dalle accuse da parte di Sony per via della vendita del mod-chip per PlayStation 2 disponendo che "La funzione primaria e prevalente del chip non è quella di consentire l’uso di copie “pirata”, bensì di utilizzare la Playstation in tutte le sue potenzialità [...] come computer.". Tale sentenza, però, fu ribaltata dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 33768 dichiarò l'illegalità della vendita dei mod-chip per la console Sony in quanto violavano il diritto d'autore.
Nintendo aveva depositato un ricorso cautelare presso il Tribunale Civile di Milano contro la PCBox Srl lo scorso novembre, ottenendo a gennaio l'ordine di ritiro della merce incriminata da parte degli imputati e, oggi, la conferma di tale ordinanza. Dal comunicato Nintendo emerge che in Italia la percentuale di pirateria nel settore dei videogiochi è salita dal 40% nel 2006 al 67% nel 2007 con un mercato illegale del valore di oltre 556,5 milioni di euro. Fra tutte le console in commercio, infatti, solo PlayStation 3 è attualmente immune al fenomeno della pirateria.
hai fatto un gran casino di termini legali e la causa non è ancora iniziata.
RispondiEliminaIl caso di Bolzano poi non c'entra niente e comunque quella sentenza è stata definitivamente annullata dalla sentenza della Cassazione 33768
Come direbbe Jack Slater: Madornale errore!
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione, mi ero perso un pezzo di storia.