Le avventure di Master Chief concluse con Halo III non sono che una piccola parte dell'universo di Halo, che è divenuto un vero e proprio fenomeno di intrattenimento trasversale fra tutti i media. Da videogame, Halo è divenuto una collana di libri e forse approderà al cinema, in un movimento che coinvolge milioni di appassionati. Nell'universo pensato da Bungie, coerenza e continuità hanno un ruolo importantissimo per dare a questa saga fantascientifica la giusta credibilità, e Halo Wars non è da meno.
Ambientato 20 anni prima di Halo: Combat Evolved, Halo Wars prende in esame il primo incontro fra Covenant e Spartan e ne segue l'evoluzione che ha portato al primo episodio per Xbox. In totale, il giocatore è chiamato ad affrontare 15 scenari suddivisi in 4 mondi per la campagna in singolo o in cooperazione con un amico, mentre le modalità online offrono 14 mappe per scontri fino a 6 giocatori. Halo Wars rappresenta letteralmente un punto di vista completamente diverso dell'Universo di Halo, in quanto mette da parte la visuale in soggettiva e l'azione giocata in favore di un genere atipico per una console, quello degli strategici in tempo reale.
Si tratta di un terreno particolarmente ostico ai pad e, nel tentativo di invertire la tendenza, Ensemble Studios - già responsabili della saga Age of Empires - hanno dovuto pensare Halo Wars integralmente attorno a una console, sia nel gameplay sia nei controlli. Il risultato è, a prima vista, apprezzabile e convincente, in virtù di un ragionevole compromesso fra accessibilità e profondità di gioco.
I controlli sono stati sensibilmente semplificati facendo uso di una "torta" di otto menù in cui la parte destra è sempre dedicata alle opzioni di costruzione (basi, milizie e quant'altro), mentre quella sinistra si occupa dei potenziamenti. Non ci si deve districare fra decine di opzioni per ottenere il risultato desiderato, un bene per chi non è avvezzo al genere. Anche la micro-gestione è stata notevolmente ridimensionata: un'unica risorsa sostituisce denaro, cibo e materie prime, e le costruzioni sono limitate agli slot delle basi per un massimo di quattro strutture per mappa. E' naturale che i puristi del genere storcano il naso, ma è doveroso ammettere che Halo Wars risulta decisamente alla portata di un pad grazie alle numerose scorciatoie implementate.
Con la croce direzionale si passa dalle armate alle basi; con i tasti dorsali si selezionano tutte le armate o solo quelle visibili sullo schermo; tenendo premuto il tasto A si scelgono le truppe manualmente e, ancora, con i grilletti si chiamano a rapporto le unità di un certo genere. Con tali accorgimenti al gameplay e al sistema di controllo, Ensemble Studios sembra aver messo mano intelligentemente alle principali variabili dell'equazione che potrebbe divenire vincente anche su console.
Dalla prova su strada effettuata negli uffici di Microsoft, il sistema di controllo è assai convincente e lascia ampio spazio alla pianificazione strategica. Una volta assunto il controllo del cursore, è possibile iniziare a costruire selezionando gli slot liberi attorno alla base. Gli impianti produttivi consentono un rapido approvvigionamento di risorse finanziarie, le caserme addestrano squadre di Spartan di vario genere, mentre i generatori offrono energia per potenziamenti e per i veicoli. E' importante pianificare al meglio la strategia in quanto gli slot non sono riallocabili per altre attività, a meno che non si intenda abbattere la base. Come di consueto, progredendo nella vicenda si sbloccano nuove unità e potenziamenti da mettere in campo, per un'esperienza il più possibile completa e personalizzabile.
Gli scontri a fuoco sono governati per intero dalla CPU, anche se in taluni casi è possibile prendere il controllo del leader della squadra e lanciarsi nella mischia quasi fosse un titolo d'azione. Non mancano gli attacchi speciali per ciascuna unità, attivabili a seconda dei casi con i tasti X o Y, da ricaricare dopo l'uso per mantenere un certo equilibrio in guerra. L'interfaccia di gioco è pulita, ben organizzata e di semplice comprensione grazie a un set di icone chiarissime. Su schermo sono sempre presenti le informazioni basilari fra cui il numero di risorse disponibili e le truppe dislocate sul territorio.
La mappa di gioco si è rivelata piuttosto limitata in dimensioni, ma tutto sommato adeguata a schermaglie multiplayer che non durino un'eternità. Deludente, invece, il comparto tecnico, afflitto da un frame rate al di sotto degli standard anche considerando una realizzazione tecnica non propriamente miracolosa. Purtroppo la prova non ha permesso di verificare di persona la riproduzione del mondo di Halo in cui, a detta di Microsoft, sono stati mantenuti tutti i canoni che hanno caratterizzato la trilogia, dalle animazioni alle tecniche di combattimento delle varie squadre Covenant.
Nonostante la chiusura di Ensemble Studios, Halo Wars godrà di tutte le attenzioni necessarie per risolvere qualunque magagna dovesse emergere dopo la commercializzazione. Nulla è ancora ufficiale, ma è lecito aspettarsi nuove missioni scaricabili a distanza di qualche mese dal lancio, che avverrà il 27 febbraio in Europa in due edizioni: standard e speciale, arricchita da un fumetto, carte illustrate e contenuti di gioco esclusivi. La demo è prevista per il 5 febbraio con una mappa multiplayer e una sezione della campagna.
Non resta che attendere qualche settimana per valutare la bontà dell'ultimo (nel vero senso del termine) lavoro di Ensemble Studios. Il prezzo da pagare è probabilmente un po' troppo alto per gli appassionati del genere: Halo Wars, in fondo, è un titolo rivolto a tutti i fan del mondo di Halo, lettori compresi, e non ha intenzione di polarizzarsi troppo verso gli hardcore degli strategici alienando i neofiti. Rimane quindi da vedere se riuscirà nel suo intento di divenire quella geniale via di mezzo che concili due poli estremi. Qualche anno addietro si diceva la stessa cosa degli sparatutto su console e non è detto che la storia non si ripeta proprio con Halo Wars.
Ambientato 20 anni prima di Halo: Combat Evolved, Halo Wars prende in esame il primo incontro fra Covenant e Spartan e ne segue l'evoluzione che ha portato al primo episodio per Xbox. In totale, il giocatore è chiamato ad affrontare 15 scenari suddivisi in 4 mondi per la campagna in singolo o in cooperazione con un amico, mentre le modalità online offrono 14 mappe per scontri fino a 6 giocatori. Halo Wars rappresenta letteralmente un punto di vista completamente diverso dell'Universo di Halo, in quanto mette da parte la visuale in soggettiva e l'azione giocata in favore di un genere atipico per una console, quello degli strategici in tempo reale.
Si tratta di un terreno particolarmente ostico ai pad e, nel tentativo di invertire la tendenza, Ensemble Studios - già responsabili della saga Age of Empires - hanno dovuto pensare Halo Wars integralmente attorno a una console, sia nel gameplay sia nei controlli. Il risultato è, a prima vista, apprezzabile e convincente, in virtù di un ragionevole compromesso fra accessibilità e profondità di gioco.
I controlli sono stati sensibilmente semplificati facendo uso di una "torta" di otto menù in cui la parte destra è sempre dedicata alle opzioni di costruzione (basi, milizie e quant'altro), mentre quella sinistra si occupa dei potenziamenti. Non ci si deve districare fra decine di opzioni per ottenere il risultato desiderato, un bene per chi non è avvezzo al genere. Anche la micro-gestione è stata notevolmente ridimensionata: un'unica risorsa sostituisce denaro, cibo e materie prime, e le costruzioni sono limitate agli slot delle basi per un massimo di quattro strutture per mappa. E' naturale che i puristi del genere storcano il naso, ma è doveroso ammettere che Halo Wars risulta decisamente alla portata di un pad grazie alle numerose scorciatoie implementate.
Con la croce direzionale si passa dalle armate alle basi; con i tasti dorsali si selezionano tutte le armate o solo quelle visibili sullo schermo; tenendo premuto il tasto A si scelgono le truppe manualmente e, ancora, con i grilletti si chiamano a rapporto le unità di un certo genere. Con tali accorgimenti al gameplay e al sistema di controllo, Ensemble Studios sembra aver messo mano intelligentemente alle principali variabili dell'equazione che potrebbe divenire vincente anche su console.
Dalla prova su strada effettuata negli uffici di Microsoft, il sistema di controllo è assai convincente e lascia ampio spazio alla pianificazione strategica. Una volta assunto il controllo del cursore, è possibile iniziare a costruire selezionando gli slot liberi attorno alla base. Gli impianti produttivi consentono un rapido approvvigionamento di risorse finanziarie, le caserme addestrano squadre di Spartan di vario genere, mentre i generatori offrono energia per potenziamenti e per i veicoli. E' importante pianificare al meglio la strategia in quanto gli slot non sono riallocabili per altre attività, a meno che non si intenda abbattere la base. Come di consueto, progredendo nella vicenda si sbloccano nuove unità e potenziamenti da mettere in campo, per un'esperienza il più possibile completa e personalizzabile.
Gli scontri a fuoco sono governati per intero dalla CPU, anche se in taluni casi è possibile prendere il controllo del leader della squadra e lanciarsi nella mischia quasi fosse un titolo d'azione. Non mancano gli attacchi speciali per ciascuna unità, attivabili a seconda dei casi con i tasti X o Y, da ricaricare dopo l'uso per mantenere un certo equilibrio in guerra. L'interfaccia di gioco è pulita, ben organizzata e di semplice comprensione grazie a un set di icone chiarissime. Su schermo sono sempre presenti le informazioni basilari fra cui il numero di risorse disponibili e le truppe dislocate sul territorio.
La mappa di gioco si è rivelata piuttosto limitata in dimensioni, ma tutto sommato adeguata a schermaglie multiplayer che non durino un'eternità. Deludente, invece, il comparto tecnico, afflitto da un frame rate al di sotto degli standard anche considerando una realizzazione tecnica non propriamente miracolosa. Purtroppo la prova non ha permesso di verificare di persona la riproduzione del mondo di Halo in cui, a detta di Microsoft, sono stati mantenuti tutti i canoni che hanno caratterizzato la trilogia, dalle animazioni alle tecniche di combattimento delle varie squadre Covenant.
Nonostante la chiusura di Ensemble Studios, Halo Wars godrà di tutte le attenzioni necessarie per risolvere qualunque magagna dovesse emergere dopo la commercializzazione. Nulla è ancora ufficiale, ma è lecito aspettarsi nuove missioni scaricabili a distanza di qualche mese dal lancio, che avverrà il 27 febbraio in Europa in due edizioni: standard e speciale, arricchita da un fumetto, carte illustrate e contenuti di gioco esclusivi. La demo è prevista per il 5 febbraio con una mappa multiplayer e una sezione della campagna.
Non resta che attendere qualche settimana per valutare la bontà dell'ultimo (nel vero senso del termine) lavoro di Ensemble Studios. Il prezzo da pagare è probabilmente un po' troppo alto per gli appassionati del genere: Halo Wars, in fondo, è un titolo rivolto a tutti i fan del mondo di Halo, lettori compresi, e non ha intenzione di polarizzarsi troppo verso gli hardcore degli strategici alienando i neofiti. Rimane quindi da vedere se riuscirà nel suo intento di divenire quella geniale via di mezzo che concili due poli estremi. Qualche anno addietro si diceva la stessa cosa degli sparatutto su console e non è detto che la storia non si ripeta proprio con Halo Wars.