Che il business degli "arcade" fosse in declino non era più una notizia da un pezzo, ma che fosse sull'orlo di chiudere i battenti in Giappone lascia sempre l'amaro in bocca. In seguito agli annunci di Sega circa la chiusura di un centinaio di sale giochi, Namco Bandai ha abbassato le stime sui guadagni di tale business e ha dichiarato di voler chiudere 50 o 60 arcade, ovvero circa un quinto dei locali. Le cause sono sempre le stesse, come ha riconosciuto il portavoce Yuji Machida: le console casalinghe offrono esperienze di gioco sempre più simili, se non migliori, degli arcade.
A questo si aggiunge il successo stratosferico di Wii, che ha portato nelle case di tutti gli appassionati e non un modo di giocare più dinamico e interattivo che in diversi casi era ancora appannaggio delle sale giochi. Secondo Reuters anche la condizione socio-economica del popolo nipponico ha la propria influenza sul declino degli affari degli Arcade. Il crescente costo del petrolio ha, infatti, ridotto le abitudini di spostamento dei giapponesi, che non si recano presso i centri commerciali come un tempo.
Erano bei tempi, quelli in cui si andava in una sala giochi e si rimaneva incantati dallo sfarzo grafico dei videogame, per poi tornare a casa e trovarsi un'ammasso di pixel scattosi e pure in bassa risoluzione. Al tempo si bramava la conversione "pixel-perfect", un concetto ora in disuso in quanto le sale giochi stesse, purtroppo, sono sempre più repliche di quanto si può vivere tranquillamente a casa. Diversi produttori si sono lanciati su cabinati particolari davvero difficili da riprodurre in ambiente casalingo ma, a quanto pare, non è stato sufficiente.
Riferimenti:
[Forbes: Nintendo's Wii claims more victims; Japan arcades hurt]
A questo si aggiunge il successo stratosferico di Wii, che ha portato nelle case di tutti gli appassionati e non un modo di giocare più dinamico e interattivo che in diversi casi era ancora appannaggio delle sale giochi. Secondo Reuters anche la condizione socio-economica del popolo nipponico ha la propria influenza sul declino degli affari degli Arcade. Il crescente costo del petrolio ha, infatti, ridotto le abitudini di spostamento dei giapponesi, che non si recano presso i centri commerciali come un tempo.
Erano bei tempi, quelli in cui si andava in una sala giochi e si rimaneva incantati dallo sfarzo grafico dei videogame, per poi tornare a casa e trovarsi un'ammasso di pixel scattosi e pure in bassa risoluzione. Al tempo si bramava la conversione "pixel-perfect", un concetto ora in disuso in quanto le sale giochi stesse, purtroppo, sono sempre più repliche di quanto si può vivere tranquillamente a casa. Diversi produttori si sono lanciati su cabinati particolari davvero difficili da riprodurre in ambiente casalingo ma, a quanto pare, non è stato sufficiente.
Riferimenti:
[Forbes: Nintendo's Wii claims more victims; Japan arcades hurt]
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RispondiEliminahttp://kotaku.com/353630/namco-bandai-sega-closing-arcades-all-over-japan