Petizione Contro il Disegno di Legge n. 3014

Dalle chiacchiere si passa ai fatti. La Commissione Cultura della Camera sta esaminando il Disegno di Legge n. 3014 che prevede, nell'ampio argomento della tutela dei minori nella fruizione di film, videogiochi e internet, l'istituzione di un Comitato nazione con il compito di approvare la classificazione PEGI attribuita a livello europeo. L'Italia potrebbe divenire l'unico Paese europeo in cui vi sia un doppio controllo sulla classificazione, sfruttando un organo che, dato lo spauracchio che attualmente aleggia sull'argomento, potrebbe imporre veti e ritardi sul mercato videoludico. Nel peggiore dei casi, tale organo potrebbe ricondurci verso quell'antica pratica censorea che dovremmo aver superato ormai da anni, anche se nel testo della proposta si legge chiaramente che è proprio l'autoregolamentazione la via da seguire.

Il Comitato nazionale, secondo quanto scritto nel testo in esame, dovrebbe ricevere una copia del videogame 30 giorni prima della sua commercializzazione. In 10 giorni dovrebbe confermare la classificazione PEGI o, in caso contrario, rimandare la palla all'Autorità e richiedere una correzione della classificazione. Questo procedimento, la cui utilità è discutibile, può portare a facili ritardi sulla commercializzazione del titolo, ma non solo. Nel testo è riportato chiaramente che l'operato di tale Comitato non deve gravare sulle finanze dello Stato, il che significa che i vari publisher dovranno pagare per effettuare questo secondo, inutile controllo. Sarà poi l'utente finale a rimettere di tasca propria tale onere a causa di un incremento sul prezzo di vendita del prodotto?

Dalle chiacchiere ai fatti, ora è il nostro turno. Multiplayer.it sta promuovendo una petizione contro tale Disegno di Legge che, a mio avviso, è importante sottoscrivere. Abbandoniamo per un attimo il nostro giardino - è troppo facile affermare di non essere interessati in quanto ci sono gli importatori via internet, oppure perchè non si ha fiducia nelle petizioni - e proviamo a far sentire la nostra voce.

Clicca qui per firmare la petizione.

Il testo completo del disegno di legge è disponibile su questo indirizzo.

Grazie ad Andrea per il link

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