La serie di Bizarre Creations si arricchisce di numerose novità fra cui spiccano le variazioni climatiche e l’introduzione delle moto. Interessanti le prime, un po’ meno le seconde, che rappresentano un calo di stile per un gioco basato proprio su quest’ultimo
Project Gotham Racing 4
Sviluppatore: Bizarre Creations
Editore: Microsoft Games Studio
Distributore: Microsoft
Genere: Corse/Arcade
Piattaforma: Xbox 360
Titoli correlati: Metropolis Street Racer (Dreamcast); Forza Motorsport 2 (Xbox 360); Midnight Club 3 (PlayStation 2, Xbox)
Innovazione spinta
Sin dai tempi di Metropolis Street Racer su Dreamcast, Bizarre Creations ci ha insegnato che correre su un circuito non è solo una questione di velocità, ma soprattutto di stile, riconosciuto tramite i Kudos, ovvero i punti rispetto. E’ proprio con i ritocchi al sistema di Kudos che partono le innovazioni del quarto di Project Gotham Racing. L’assegnazione dei Kudos è più equilibrata – e meno invadente su schermo – e premia con nuove stelle bonus le acrobazie prolungate nel tempo. Anche la guida, che in Project Gotham Racing 3 aveva un piede nell’arcade e uno nella simulazione, è stata spostata prevalentemente verso il primo stile, pur mantenendo una profondità più che buona che permette soltanto ai conoscitori profondi delle quasi 200 auto a disposizione di avere ragione dei cavalli delle classi più avanzate.
Il comportamento su strada di alcune vetture è probabilmente un po’ troppo nervoso per gli automobilisti alle prime armi, ma nulla è impossibile dopo svariate sessioni di allenamento. Un conto è produrre un titolo accessibile, un altro è renderlo semplicistico e, fortunatamente, Bizarre Creations ha tenuto salda la rotta sulla prima strada. Ne risulta un titolo che forse farà storcere il naso alle prime partite, stranamente proprio agli amanti del terzo episodio, ma che col tempo dimostra tutto il suo grande potenziale. Co-protagoniste del gioco sono nuovamente le città, arricchitesi dei suggestivi scenari di una Shangai illuminatissima di notte, della straordinaria San Pietroburgo e altre ancora. Le piste sono abilmente ritagliate fra le strade metropolitane ma la percentuale di new entry non soddisfa fino in fondo, considerato che sono presenti pressoché tutte le piste del terzo episodio.
Poco male per chi si affaccia alla serie per la prima volta, mentre i veterani potrebbero sentire odore di stantio, non fosse per l’introduzione delle variazioni climatiche. Un tempo popolarissimi per variare l’esperienza di gioco a basso costo, neve, acqua e nebbia tornano in grande stile nel nuovo titolo di Bizarre Creations, influenzando, nel caso dei primi due, il comportamento della vettura su strada in maniera piuttosto evidente. La dinamicità del clima è ancor più interessante: potrebbe accadere che una giornata nuvolosa faccia cadere le prime gocce o che una pioggerella si trasformi in acquazzone, il tutto durante i pochi giri che compongono la gara. Una soluzione brillante per ravvivare l’interesse nelle corse e le città stesse, altrimenti ancora troppo piatte per essere vere.
In Project Gotham Racing 4, infatti, le ambientazioni godono sì di un dettaglio straordinario ma, nonostante a bordo pista vi sia una folta schiera di spettatori, queste risultano nel complesso ancora troppo morte. Come fotografie sterili in movimento, i palazzi non trasmettono vitalità, le strade sembrano morte così come i cieli. Probabilmente tale sensazione è imputabile alla scelta di lasciare alle texture tutto il lavoro di rendere l’idea del fotorealismo, con poco uso di filtri ed effetti luce. I paesaggi di Project Gotham sono ancora una volta fotografici, ma stranamente surreali. Proseguendo sul tema della realizzazione tecnica, il frame rate rimane stabile sui 30 fotogrammi al secondo senza intoppi e la sensazione della velocità non tarda ad arrivare grazie alle classi dei veicoli più potenti. Impeccabile il comparto audio, che riproduce motori dal timbro corposo e caratteristico per ciascuna vettura.
Il lavoro di Bizarre Creations si è spinto ben oltre quanto descritto, nel tentativo di dare nuova linfa vitale alla propria creazione. L’inclusione delle moto nel garage dei bolidi, però, appare come un’innovazione fine a se stessa, incapace di reggere il passo con i più collaudati veicoli a quattro ruote sia sul piano della guidabilità, sia su quello della competitività. I Kudos attribuiti in derapata non hanno senso e le mosse a disposizione per accumulare punti sono un chiaro palliativo all’incompatibilità dei due stili di guida. Incompatibilità che trova maggior frustrazione nelle collisioni, in quanto nelle gare miste fra le due e le quattro ruote, le prime sono penalizzate dalle cadute.
Non è possibile completare le modalità in single player senza cimentarsi sulle due ruote, in quanto vengono imposte da alcune sezioni della Carriera, che questa volta si muove attraverso un calendario di eventi da portare a termine come in un vero campionato. E’ una novità importante e intrigante rispetto agli eventi singoli degli episodi precedenti, ma l’impossibilità di rigiocare le gare a piacimento e, soprattutto, la necessità di selezionare un auto per un pacchetto di circuiti con caratteristiche spesso troppo differenti fra loro potrebbe infastidire i puristi delle corse. Per costoro vi sono comunque le modalità arcade, surrogato “veloce” del gioco, o le partite personalizzate, dove scegliere circuito, condizioni climatiche e veicoli a piacimento. Non delude l’esperienza online, già ottima a partire dal secondo capitolo, caratterizzata da lobby di attesa sullo stile di Halo 3, possibilità di personalizzazione esaustive e statistiche costantemente aggiornate sul sito PGRNations.com.
Tale sito funziona come collante di tutte le funzioni di comunità del gioco, dalle già citate statistiche alla rinnovata modalità fotografica che permette di caricare sul sito gli scatti effettuati in gara. PGR On Demand, invece, sostituisce la diretta della Gotham TV offrendo la possibilità di scaricare e inviare i video delle gare migliori, oltre che i ghost degli altri giocatori. Fra un gara e l’altra, è bene fare una capatina in garage per godersi Geometry Wars. Waves, nuovo capolavoro retro che mette il giocatore in mezzo a vere ondate di nemici in un’adrenalinica lotta per la sopravvivenza. In tutto questo, è apprezzabile anche il menu di navigazione, ben più efficace ed organizzato di quanto visto nel precedente episodio. Liberi da deadline di lanci di console o servizi, i programmatori di Bizarre Creations hanno prodotto un titolo di alto livello, giocabile e di maggior spessore rispetto al passato. Vi sono alcuni angoli da sgrezzare – fra cui la controversa implementazione delle moto – , ma ciò non toglie che Project Gotham Racing 4 sia un prodotto di gran valore.
Raffaele Cinquegrana
Aspetti Positivi: ottima giocabilità; sistema di guida accessibile e profondo allo stesso tempo; comparto tecnico ottimo; numerose opzioni di gioco
Replay Value: ottimo. Diverse modalità online con cui sbizzarrirsi
Aspetti Negativi: implementazione delle moto discutibile; città fantasma; non è possibile cambiare auto una volta selezionato l’evento in carriera
In Sintesi: Bizarre Creations è andata nuovamente a segno grazie alla meccanica di gioco rivista nei particolari che la rende ancora interessante dopo svariati anni. Il desiderio di innovazione, però, ha portato qualche sbavatura di troppo che stona con il livello di perfezione raggiunto dalla serie
Project Gotham Racing 4
Sviluppatore: Bizarre Creations
Editore: Microsoft Games Studio
Distributore: Microsoft
Genere: Corse/Arcade
Piattaforma: Xbox 360
Titoli correlati: Metropolis Street Racer (Dreamcast); Forza Motorsport 2 (Xbox 360); Midnight Club 3 (PlayStation 2, Xbox)
Innovazione spinta
Sin dai tempi di Metropolis Street Racer su Dreamcast, Bizarre Creations ci ha insegnato che correre su un circuito non è solo una questione di velocità, ma soprattutto di stile, riconosciuto tramite i Kudos, ovvero i punti rispetto. E’ proprio con i ritocchi al sistema di Kudos che partono le innovazioni del quarto di Project Gotham Racing. L’assegnazione dei Kudos è più equilibrata – e meno invadente su schermo – e premia con nuove stelle bonus le acrobazie prolungate nel tempo. Anche la guida, che in Project Gotham Racing 3 aveva un piede nell’arcade e uno nella simulazione, è stata spostata prevalentemente verso il primo stile, pur mantenendo una profondità più che buona che permette soltanto ai conoscitori profondi delle quasi 200 auto a disposizione di avere ragione dei cavalli delle classi più avanzate.
Il comportamento su strada di alcune vetture è probabilmente un po’ troppo nervoso per gli automobilisti alle prime armi, ma nulla è impossibile dopo svariate sessioni di allenamento. Un conto è produrre un titolo accessibile, un altro è renderlo semplicistico e, fortunatamente, Bizarre Creations ha tenuto salda la rotta sulla prima strada. Ne risulta un titolo che forse farà storcere il naso alle prime partite, stranamente proprio agli amanti del terzo episodio, ma che col tempo dimostra tutto il suo grande potenziale. Co-protagoniste del gioco sono nuovamente le città, arricchitesi dei suggestivi scenari di una Shangai illuminatissima di notte, della straordinaria San Pietroburgo e altre ancora. Le piste sono abilmente ritagliate fra le strade metropolitane ma la percentuale di new entry non soddisfa fino in fondo, considerato che sono presenti pressoché tutte le piste del terzo episodio.
Poco male per chi si affaccia alla serie per la prima volta, mentre i veterani potrebbero sentire odore di stantio, non fosse per l’introduzione delle variazioni climatiche. Un tempo popolarissimi per variare l’esperienza di gioco a basso costo, neve, acqua e nebbia tornano in grande stile nel nuovo titolo di Bizarre Creations, influenzando, nel caso dei primi due, il comportamento della vettura su strada in maniera piuttosto evidente. La dinamicità del clima è ancor più interessante: potrebbe accadere che una giornata nuvolosa faccia cadere le prime gocce o che una pioggerella si trasformi in acquazzone, il tutto durante i pochi giri che compongono la gara. Una soluzione brillante per ravvivare l’interesse nelle corse e le città stesse, altrimenti ancora troppo piatte per essere vere.
In Project Gotham Racing 4, infatti, le ambientazioni godono sì di un dettaglio straordinario ma, nonostante a bordo pista vi sia una folta schiera di spettatori, queste risultano nel complesso ancora troppo morte. Come fotografie sterili in movimento, i palazzi non trasmettono vitalità, le strade sembrano morte così come i cieli. Probabilmente tale sensazione è imputabile alla scelta di lasciare alle texture tutto il lavoro di rendere l’idea del fotorealismo, con poco uso di filtri ed effetti luce. I paesaggi di Project Gotham sono ancora una volta fotografici, ma stranamente surreali. Proseguendo sul tema della realizzazione tecnica, il frame rate rimane stabile sui 30 fotogrammi al secondo senza intoppi e la sensazione della velocità non tarda ad arrivare grazie alle classi dei veicoli più potenti. Impeccabile il comparto audio, che riproduce motori dal timbro corposo e caratteristico per ciascuna vettura.
Il lavoro di Bizarre Creations si è spinto ben oltre quanto descritto, nel tentativo di dare nuova linfa vitale alla propria creazione. L’inclusione delle moto nel garage dei bolidi, però, appare come un’innovazione fine a se stessa, incapace di reggere il passo con i più collaudati veicoli a quattro ruote sia sul piano della guidabilità, sia su quello della competitività. I Kudos attribuiti in derapata non hanno senso e le mosse a disposizione per accumulare punti sono un chiaro palliativo all’incompatibilità dei due stili di guida. Incompatibilità che trova maggior frustrazione nelle collisioni, in quanto nelle gare miste fra le due e le quattro ruote, le prime sono penalizzate dalle cadute.
Non è possibile completare le modalità in single player senza cimentarsi sulle due ruote, in quanto vengono imposte da alcune sezioni della Carriera, che questa volta si muove attraverso un calendario di eventi da portare a termine come in un vero campionato. E’ una novità importante e intrigante rispetto agli eventi singoli degli episodi precedenti, ma l’impossibilità di rigiocare le gare a piacimento e, soprattutto, la necessità di selezionare un auto per un pacchetto di circuiti con caratteristiche spesso troppo differenti fra loro potrebbe infastidire i puristi delle corse. Per costoro vi sono comunque le modalità arcade, surrogato “veloce” del gioco, o le partite personalizzate, dove scegliere circuito, condizioni climatiche e veicoli a piacimento. Non delude l’esperienza online, già ottima a partire dal secondo capitolo, caratterizzata da lobby di attesa sullo stile di Halo 3, possibilità di personalizzazione esaustive e statistiche costantemente aggiornate sul sito PGRNations.com.
Tale sito funziona come collante di tutte le funzioni di comunità del gioco, dalle già citate statistiche alla rinnovata modalità fotografica che permette di caricare sul sito gli scatti effettuati in gara. PGR On Demand, invece, sostituisce la diretta della Gotham TV offrendo la possibilità di scaricare e inviare i video delle gare migliori, oltre che i ghost degli altri giocatori. Fra un gara e l’altra, è bene fare una capatina in garage per godersi Geometry Wars. Waves, nuovo capolavoro retro che mette il giocatore in mezzo a vere ondate di nemici in un’adrenalinica lotta per la sopravvivenza. In tutto questo, è apprezzabile anche il menu di navigazione, ben più efficace ed organizzato di quanto visto nel precedente episodio. Liberi da deadline di lanci di console o servizi, i programmatori di Bizarre Creations hanno prodotto un titolo di alto livello, giocabile e di maggior spessore rispetto al passato. Vi sono alcuni angoli da sgrezzare – fra cui la controversa implementazione delle moto – , ma ciò non toglie che Project Gotham Racing 4 sia un prodotto di gran valore.
Raffaele Cinquegrana
Aspetti Positivi: ottima giocabilità; sistema di guida accessibile e profondo allo stesso tempo; comparto tecnico ottimo; numerose opzioni di gioco
Replay Value: ottimo. Diverse modalità online con cui sbizzarrirsi
Aspetti Negativi: implementazione delle moto discutibile; città fantasma; non è possibile cambiare auto una volta selezionato l’evento in carriera
In Sintesi: Bizarre Creations è andata nuovamente a segno grazie alla meccanica di gioco rivista nei particolari che la rende ancora interessante dopo svariati anni. Il desiderio di innovazione, però, ha portato qualche sbavatura di troppo che stona con il livello di perfezione raggiunto dalla serie