Anteprima/ MotorStorm (Ps3)

E' stato facile cadere nel vortice di aspettative createsi attorno a PlayStation 3 negli ultimi mesi. Un hype sapientemente elaborata, costruita su immagini, filmati, opinioni entusiasmanti che, in qualche modo, sono riusciti a offuscare l'alone negativo che circondava la console. Proprio perchè vittima di quell'hype che mi aveva fatto sperare di trovare una console qui a Las Vegas, PlayStation 3 mi ha lasciato amareggiato. Lo ha fatto in grande stile, con quel MotorStorm onnipresente nelle manifestazioni di grandiosità pre-lancio della console Sony.

Alla prima occhiata, MotorStorm stupisce gli occhi dei meno attenti con un'ottima pulizia della grafica, condita da effetti particellari di vario tipo. L'illusione è, però, destinata a durare ben poco, rivelando un titolo ancora acerbo dal punto di vista tecnico e che, sinceramente, non è per nulla esemplificativo delle potenzialità della console Sony. Sono numerosi i problemi che pesano sulle spalle della demo provata. Dalla fluidità altalenante, al framerate che arriva, al massimo, a 30fps nonostante il gioco sia "solo" a 720p. Vi sono poi elementi ancor più eclatanti, come le texture tutt'altro che definite che, seppur in lontananza contribuiscano a conferire un look più realistico al gioco, da vicino si rivelano pericolosamente in bassa definizione. MotorStorm può contare sull'ottima profondità della visuale e su effetti di motion blur che mascherano diverse imprecisioni grafiche. Le montagne sono spigolose, non per eccesso di realismo, bensì per i pochi poligoni utilizzati, che si congiungono in malo modo con il percorso. Cosa dire, infine, della folla che assiste alle gare, fotografie statiche in due dimensioni come le abbiamo viste sulle generazioni di console precedenti? No, MotorStorm non è il titolo in grado di spazzare via Xbox 360 come sembrava.


Viene quasi spontaneo affrontare prima il lato tecnico quando si analizza un titolo per PlayStation 3. Nemmeno nei termini di giocabilità, però, MotorStorm è in grado di competere a testa alta. Il sistema di controllo, nel tentativo di riprodurre il comportamento dei veicoli sullo sterrato, sembra essere afflitto da un ritardo cronico nella risposta e, almeno nella versione provata, i sensori di movimento non sono stati sfruttati per nulla. Senza vibrazione, la cura posta nel riprodurre le asperità del terreno risulta completamente vanificata e non vi è nemmeno una buona sensazione di velocità. Il gioco lascia perplessi per la solerzia bradipa dei veicoli e per la flemma con cui si conducono le gare, la cui sfida resta limitata a causa dell'intelligenza artificiale poco reattiva. Gli incidenti sono enfatizzati da riprese cinematografiche al rallentatore, purtroppo noiose in quanto esageratamente lunghe e meno spettacolari di quanto visto, per esempio, in FlatOut.

MotorStorm si è rivelato una delusione completa, tanto da farmi storcere la bocca nei confronti di una console che ritenevo ormai degna di entrare a fare parte del mio salotto. Non è il titolo che ci si aspettava per mettere in mostra i cavalli di PlayStation 3, nè tantomento un'esperienza ludica che giustifichi l'esborso per il nuovo ritrovato di tecnologia di Sony. C'è da augurarsi che il risultato finale sia ben lungi dalla demo presente sulle postazioni di prova dei negozi americani.