Anteprima/ Need for Speed Carbon (Xbox360)

Fossero tutti com Most Wanted, attenderemmo gli episodi della saga di Need for Speed come la manna dal cielo. L'ultima incarnazione del franchise Electronic Arts, però, non sembra così brillante. A partire dall'ambientazione, persa nella notte che fa molto Underground e che, ormai, non stupisce più. Gli elementi di Need for Speed Carbon sono più degli omaggi ad altri titoli che non delle vere novità. L'immancabile nitro viene accompagnata dal Time Breaker - il bullet time di Max Payne, per intenderci - e da un'opzione per coinvolgere i propri compagni di squadra scagliandoli contro gli avversari.

Tre le auto disponibili nella demo, ciascuna con differenti proprietà di maneggevolezza, velocità e accelerazione. Su strada, i bolidi si comportano in maniera sufficientemente fantasiosa da restituire quell'intramontabile feeling arcade rinato con Burnout. Non si sprecano le derapate e le sfide a sportellate, le quali lasciano sulla carrozzeria indelebili segni a là Forza Motorsport. Uno dei punti di forza di Carbon consiste nella personalizzazione che, a differenza di Underground, lascia da parte la meccanica per divenire totalmente estetica. Grazie a un sistema di modellazione semi automatico, è possibile sbizzarrirsi e creare spoiler prominenti e cerchioni al limite della decenza. Il sistema è funzionale ma, a differenza di quanto si possa pensare, non consente personalizzazioni illimitate, bensì delle piacevoli variazioni sul tema. Sembra che nella versione finale vi sia anche la possibilità di dipingere l'auto come meglio si crede o di giocare con le decalcomanie, anche queste già viste in Forza Motorsport.

Da quanto offerto dal demo, vi saranno diversi tipi di sfide da affrontare, una delle quali è la gara di derapate, talmente grezza e ingiocabile da far perdere le speranze di un gioco di qualità. In tali sezioni, infatti, l'auto concede generose derapate al minimo tocco dello stick analogico, dando l'impressione di correre sull'olio e di non aver alcun controllo del veicolo. Le derapate di Out Run 2 e persino quelle di Ridge Racer sembrano realistiche in confronto.

C'è da augurarsi che la versione definitiva migliori il controllo delle gare in derapata, così come la fluidità complessiva del gioco. A nulla serve l'inflazionato motion blur, quando nella maggior parte delle situazioni il gioco fatica a mantenere i 30fps stabili. Nulla da dire per il comparto grafico in sè, veramente ben fatto e aggraziato da colori vivaci che richiamano i road movie hollywoodiani sul tema. La fluidità, però, è un elemento chiave per rendere giustizia al gioco che, allo stato attuale, non merita di essere degno della seconda generazione dei titoli per Xbox 360.

Need for Speec Carbon è previsto per la fine dell'anno in tutti i formati possibili e immaginabili, perfino Xbox, GameCube e telefoni cellulari. La speranza risiede nel coinvolgimento, fattore che ha reso Most Wanted uno degli episodi più riusciti della serie, nonostante le innegabili magagne tecniche. Incrociamo le dita.

Il demo di Need for Speed Carbon è scaricabile dal Marketplace di Xbox Live.

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