Kingdom Hearts II: Come ti Diluisco il Brodo

L'avarizia di post di questi ultimi tempi non è solo dovuta all'assenza, a mio avviso, di grandi argomenti di cui parlare, ma anche alla dedizione verso Kingdom Hearts II che impegna gran parte delle mie serate. Un'imposizione, più che un piacere, dato che il multimilionario seguito di Square Enix si rivela sempre meno interessante. Un RPG che parte lento, prende dopo una decina di ore, per poi rallentare a dismisura il ritmo con una serie di espedienti atti unicamente ad allungare la brodaglia. Ieri sera ho notato come il team di programmatori sia riuscito a toccare il fondo, graziandomi con oltre 20 minuti di scena di intermezzo!

A differenza del primo episodio, il regno di Atlantide è soltanto lo scenario di alcuni minigiochi musicali, un discreto passatempo per spezzare i combattimenti che caratterizzano l'avventura di Sora & Co. Peccato che, giunti a un certo punto, Square Enix abbia deciso di narrare l'intera storia della Sirenetta e del suo principe azzurro, per un totale, lo ribadisco, di oltre 20 minuti di scena di intermezzo. Peggio di quanto si sia mai visto in uno qualsiasi dei Metal Gear Solid.

Il primo episodio di Kingdom Hearts aveva raggiunto risultati di gran lunga superiori nell'integrazione dei personaggi Square con quelli Disney, riservando a entrambi delle nuove avventure. Kingdom Hearts II, invece, non fa altro che gettare il giocatore all'interno delle fiabe Disney che tutti conosciamo. Si è spettatori di un film già visto, col risultato di far scemare l'interesse nel gioco.

Dopo 29 ore di gioco - in cui si preme al 90% il solo tasto X per avanzare - posso dire che il gioco è stato ampiamente sopravvalutato dai fan. Comunque, aspettatevi la recensione non appena lo completerò.

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