Ken Kutaragi, boss di Sony Computer Entertainment, si era già espresso in materia di gioco online, affermando che il servizio offerto per PlayStation 3 sarebbe stato assolutamente gratuito. Dopo mesi da quest'annuncio, Kutaragi ha confermato che giocare online e organizzare incontri fra amici sarà assolutamente gratuito, a differenza di Xbox Live, che richiede il pagamento di una quota annuale di 59,99€.
Secondo Kutaragi, gli utenti non comprendono come un servizio gratuito ormai da anni su PC possa essere a pagamento su console. Sony intente basare il business relativo al servizio online sulla distribuzione digitale, anche se non è ancora chiaro quali tipi di contenuti verranno forniti. Mi auguro solo che non imbocchino la via dei contenuti bonus a pagamento, che potrebbero spingere i publisher a commercializzare versioni incomplete dei giochi, per poi rilasciare le cosiddette novità col contagocce e a pagamento.
Microsoft non ha ancora commentato la notizia, ma è chiaro che il gigante di Redmond reitererà i propri dubbi in merito a tale modello di business. Stando alle informazioni divulgate, è possibile che ciascun sviluppatore debba provvedere alla creazione e al mantenimento dei server per le funzioni online dei propri titoli, generando dei costi che, nel modello di Xbox Live, si accolla Microsoft. Non bisogna dimenticare, però, la partnership fra Sony e GameSpy, che potrebbe risolvere tale inghippo.
Riferimenti:
[Ars Technica: Sony to offer free online play, placing its online revenue hopes on e-Distribution]
Secondo Kutaragi, gli utenti non comprendono come un servizio gratuito ormai da anni su PC possa essere a pagamento su console. Sony intente basare il business relativo al servizio online sulla distribuzione digitale, anche se non è ancora chiaro quali tipi di contenuti verranno forniti. Mi auguro solo che non imbocchino la via dei contenuti bonus a pagamento, che potrebbero spingere i publisher a commercializzare versioni incomplete dei giochi, per poi rilasciare le cosiddette novità col contagocce e a pagamento.
Microsoft non ha ancora commentato la notizia, ma è chiaro che il gigante di Redmond reitererà i propri dubbi in merito a tale modello di business. Stando alle informazioni divulgate, è possibile che ciascun sviluppatore debba provvedere alla creazione e al mantenimento dei server per le funzioni online dei propri titoli, generando dei costi che, nel modello di Xbox Live, si accolla Microsoft. Non bisogna dimenticare, però, la partnership fra Sony e GameSpy, che potrebbe risolvere tale inghippo.
Riferimenti:
[Ars Technica: Sony to offer free online play, placing its online revenue hopes on e-Distribution]