Sempre più deludente l'edizione primaverile dell'Enada, fiera dedicata all'intrattenimento elettronico che per l'edizione 2006 ha presentato ben poche novità. Le macchinette mangiasoldi - slot machines, videopoker e affini - non accennano a calare, a dispetto del mercato ristagnante dei videogame. Dei cinque padiglioni, i videogame occupavano meno del 10% e hanno fallito nel risvegliare l'interesse del pubblico presente. In generale, l'Enada 2006 si è confermata una fiera ancor lontana dal rappresentare tutte le offerte del mercato videoludico, incapace di tenere il passo con l'AOU Show, analoga fiera di settore giapponese.
Tecnoplay, distributore ufficiale di coin-op Sega, aveva senza dubbio lo stand più fornito, anche se mancavano dei veri capolavori. The House of the Dead 4, Virtua Tennis 3 e Fist of the North Star erano le novità proposte, anche se il primo è già in circolazione nelle sale giochi nostrane ormai da qualche mese. Niente Psy-Phi, il nuovo titolo di Yu Suzuki con touch screen, nè di AfterBurner Climax. Sviluppato sulla nuova piattaforma Lindbergh, Virtua Tennis 3 è il seguito del best seller Sega che ha segnato la svolta nel genere grazie all'immediatezza e alla semplicità dei comandi di gioco. Il terzo episodio presenta una nuova schiera di tennisti e una veste grafica migliorata, ma le prime impressioni non sono state convincenti fino in fondo. Probabilmente Virtua Tennis 2 rimane ancora il re incontrastato, seguito a breve distanza da Top Spin.
Il guerriero dalle sette stelle è il protagonista di Fist of the North Star, picchiaduro a incontri sviluppato su Naomi da Arc System, responsabili della serie Guilty Gear. Il nuovo picchiaduro è caratterizzato da un'ottima veste grafica e ripropone la maggior parte dei personaggi della saga televisiva, compresi Mamiya, Yudah e Souther. Come in Guilty Gear, gli sprite e i fondali sono realizzati in alta risoluzione, caratterizzati da animazioni ben fatte che riproducono ottimamente le movenze dei personaggi. Purtroppo, il motore di gioco di Fist of the North Star è stato cucito su quello di Guilty Gear e si adegua in malo modo ai personaggi della serie di Ken. Su Fist of the North Star brilla la Stella della Morte, non c'è dubbio.
Le restanti proposte della fiera andavano dai classici Be-mani di Konami alle versioni coreane di Dance Dance Revolution, per poi transitare nuovamente da OutRun 2 Special Tours che a distanza di tre anni si conferma la killer application dell'Enada. Con la versione casalinga disponibile per tutte le piattaforme, però, l'appeal del gioco è decisamente inferiore. Namco era presente con Time Crisis 4 e Tekken 5, ma nessuna notizia della versione arcade di Mario Kart. Insomma, chi desiderava dare uno sguardo sulle nuove stelle nascenti dei coin-op è rimasto deluso, me compreso.
Tecnoplay, distributore ufficiale di coin-op Sega, aveva senza dubbio lo stand più fornito, anche se mancavano dei veri capolavori. The House of the Dead 4, Virtua Tennis 3 e Fist of the North Star erano le novità proposte, anche se il primo è già in circolazione nelle sale giochi nostrane ormai da qualche mese. Niente Psy-Phi, il nuovo titolo di Yu Suzuki con touch screen, nè di AfterBurner Climax. Sviluppato sulla nuova piattaforma Lindbergh, Virtua Tennis 3 è il seguito del best seller Sega che ha segnato la svolta nel genere grazie all'immediatezza e alla semplicità dei comandi di gioco. Il terzo episodio presenta una nuova schiera di tennisti e una veste grafica migliorata, ma le prime impressioni non sono state convincenti fino in fondo. Probabilmente Virtua Tennis 2 rimane ancora il re incontrastato, seguito a breve distanza da Top Spin.
Il guerriero dalle sette stelle è il protagonista di Fist of the North Star, picchiaduro a incontri sviluppato su Naomi da Arc System, responsabili della serie Guilty Gear. Il nuovo picchiaduro è caratterizzato da un'ottima veste grafica e ripropone la maggior parte dei personaggi della saga televisiva, compresi Mamiya, Yudah e Souther. Come in Guilty Gear, gli sprite e i fondali sono realizzati in alta risoluzione, caratterizzati da animazioni ben fatte che riproducono ottimamente le movenze dei personaggi. Purtroppo, il motore di gioco di Fist of the North Star è stato cucito su quello di Guilty Gear e si adegua in malo modo ai personaggi della serie di Ken. Su Fist of the North Star brilla la Stella della Morte, non c'è dubbio.
Le restanti proposte della fiera andavano dai classici Be-mani di Konami alle versioni coreane di Dance Dance Revolution, per poi transitare nuovamente da OutRun 2 Special Tours che a distanza di tre anni si conferma la killer application dell'Enada. Con la versione casalinga disponibile per tutte le piattaforme, però, l'appeal del gioco è decisamente inferiore. Namco era presente con Time Crisis 4 e Tekken 5, ma nessuna notizia della versione arcade di Mario Kart. Insomma, chi desiderava dare uno sguardo sulle nuove stelle nascenti dei coin-op è rimasto deluso, me compreso.